Kyrou, Ado (propr. Adonis)
Daniele Dottorini
Critico e regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato ad Atene il 18 ottobre 1923 e morto a Parigi il 4 novembre 1985. Fu uno dei teorici [...] del reale, in grado di liberare da una visione ristretta e limitata del mondo. Culmine della sua analisi teorica è l'indagine sul cinema di Luis Buñuel, di cui K. divenne amico e collaboratore e a cui dedicò tra l'altro il saggio Luis Buñuel (1962 ...
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Attore cinematografico statunitense (n. Idar-Oberstein 1955). Considerato uno degli interpreti più rappresentativi del cinema d'azione statunitense, ha mostrato la propria duttilità recitativa rivestendo [...] ruoli ora comici ora drammatici.
Vita
Nato in Germania da padre statunitense e madre tedesca, W. è cresciuto e ha studiato nel New Jersey dove la famiglia si trasferì nel 1957. Trasferitosi poi a New ...
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Ferilli, Sabrina. − Attrice italiana (n. Roma 1964). Formatasi in ambito teatrale, ha debuttato nel cinema in ruoli secondari, fino ad Americano rosso (1990) di A. D’Alatri, con il quale ha raggiunto il [...] grande pubblico. Successivamente ha interpretato Diario di un vizio (1993, vincitore del premio della critica al festival di Berlino di quello stesso anno) di M. Ferreri, e Il giudice ragazzino (1993, ...
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Trapero, Pablo. – Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico argentino (n. San Justo 1971). Uno dei principali esponenti del Nuovo Cinema Argentino nato a metà degli anni Novanta, che fa un cinema [...] e dirette le ingiustizie economiche e della società contemporanea del suo Paese. Dopo essersi laureato all’Università del cinema di Buonos Aires, ha diretto cortometraggi prima di esordire con il lungometraggio del 1999 Mundo grúa, vincitore della ...
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Direttore della fotografia italiano (Roma 1923 - ivi 2005), tra i più attivi e versatili del cinema italiano; cominciò a lavorare giovanissimo (1943) e, dopo un periodo dedicato in prevalenza al cinema [...] di consumo, passò a collaborare con registi come M. Bellocchio (La Cina è vicina, 1967), S. Leone (C'era una volta il West, 1968), L. Malle (Lacombe Lucien, 1968), M. Ferreri (Storie di ordinaria follia, ...
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Attore cinematografico statunitense (Chicago 1951 - Tiburon, California, 2014). Interprete versatile, capace di interpretare tanto ruoli comici ed esuberanti, quanto quelli drammatici o malinconici, ha [...] (1998).
Vita e opere
Dopo aver raggiunto il successo televisivo con la serie Mork and Mindy (1978-82), ha esordito nel cinema in Popeye (Popeye. Braccio di ferro, 1980). Ha poi interpretato The world according to Garp (1982), The survivors (Come ti ...
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Regista, sceneggiatore e montatore cinematografico iraniano (n. Teheran 1957). Ha esordito dietro la macchina da presa con Tubeh-i nusūh ("Pentimento definitivo", 1982), seguito da Isti̔āza ("Rifugiarsi [...] , al tempo stesso, ha sperimentato nuovi percorsi stilistici e narrativi. Tra gli altri film si ricordano: Salām sinamā ("Salam cinema", 1995), Gabbeh (1995), Nūn wa guldūn (Pane e fiore, 1996), Sukūt (Il silenzio, 1998), Safar-i Qandahār (Viaggio a ...
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Regista statunitense (n. San Antonio, Texas, 1968). Di origini messicane, R. si è interessato al cinema ancora bambino; ha debuttato alla regia con Bedhead (1991), cortometraggio in cui già compaiono gli [...] un soggetto dell’amico e “maestro” Q. Tarantino), Sin City (2006, tratto dal celebre fumetto), Grindhouse (2007, film che si rifà al cinema d’exploitation degli anni Settanta, regia di R. e Q. Tarantino) e Machete (2010, con l’attore-feticcio di R.D ...
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Zhangke, Jia. – Regista cinematografico cinese (n. Fenyang, Shanxi, 1970). Tra i più interessanti esponenti del nuovo cinema cinese, dopo gli studi all'accademia cinematografica di Pechino ha girato alcuni [...] Ren xiao yao (Unknow pleasures, 2002); Shijie (The World, 2004); Sanxia haoren (Still life, 2006), Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia; Er shi si cheng ji (24 city, 2008); il documentario Yuu (2011); nel 2013, Tian zhu ding, premio per la ...
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Junger Deutscher Film
Giovanni Spagnoletti
Movimento cinematografico tedesco, nato negli anni Sessanta del Novecento nella Bundesrepublik Deutschland sulla scia della Nouvelle vague francese, con l'intento [...] (con sequenze interrotte da pellicola nera). Fu la prima lezione di rigore estetico-morale che lo J. D. F. apprese dal cinema di Straub-Huillet, i quali realizzarono ancora altre tre opere nella BRD prima di trasferirsi a Roma nel 1968. Negli stessi ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...