Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] Lanterne rosse di Z. Yimou (1991), Il ladro di bambini di G. Amelio (1992), a volte premiate da Oscar come Nuovo cinema Paradiso di G. Tornatore (1987) e Mediterraneo di G. Salvatores (1991). Accanto ai sempre più rari capolavori di stile e attualità ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] che il c. ha una sua lingua, e questa coincide con la 'lingua' del mondo naturale. L'uscita nel 1971 di Langage et cinéma di Metz rappresentò per molti aspetti il culmine e insieme il superamento di questo periodo. L'opera infatti tenta di definire a ...
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Cinema
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, fondata a Roma il 10 luglio 1936, edita da Ulrico Hoepli (Milano), con un comitato direttivo composto da Luciano De Feo, direttore [...] Negli anni che costituirono la sua prima serie (luglio 1936-dic. 1943) fu sede del più ampio e articolato dibattito sul cinema, avviando l'avvento di una nuova estetica e di una nuova forma, che avrebbero trovato sbocco nella stagione del Neorealismo ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] economica, da Mundo Grúa (1999) di Pablo Trapero a La ciénaga (2001) di Lucrecia Martel.
Si può dire infine che il cinema abbia segnato momenti altissimi della sua storia proprio in quanto c. p., forma espressiva che ha saputo meglio di altri media ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] , a cura di G.P. Brunetta, 2° vol., Gli Stati Uniti, t. 2, Torino 2000, pp. 1569-603.
Jeune, dure et pure! Une histoire du cinéma d'avant-garde et expérimental en France, a cura di N. Brenez, C. Lebrat, Paris-Milano 2001.
M. Le Grice, Experimental ...
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Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui funzione può essere quella di creare [...] le prospettive di integrazione di tutti i media. Occorrerà verificare se la natura fieristica e circense che ha caratterizzato il cinema alla sua nascita, avrà la meglio sulla tecnologia, e se quest'ultima si terrà ancora al servizio di grandi locali ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] , lo spettacolo di un dramma cruento della gelosia. L'avvento del sonoro rese per sempre impossibile lo sviluppo ulteriore di un 'cinema delle ombre', dato che il realismo delle voci ha bisogno più che mai della concretezza dei corpi. E così si attuò ...
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Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni 1950. Autori di punta e ideatori ne furono L. Anderson, K. Reisz, T. Richardson, che proclamavano la necessità di uno svecchiamento [...] della cinematografia nazionale e auspicavano la nascita di un cinema libero, poetico, attento alle nuove realtà del paese. Il f. fu strettamente legato al contemporaneo movimento teatrale e letterario degli Angry young men, che ebbe nel drammaturgo J ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] degli esordi di Claude Chabrol nell'ambito della Nouvelle vague, v., in Francia) o sostenuti da incentivi statali (il Free Cinema, v., in Inghilterra, e più tardi lo Junger Deutscher Film, v., nella RFT ecc.). Durante gli anni Sessanta, accanto a ...
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Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] parte condivisa anche sul piano artistico con il marito, il regista libanese Jean Khalil Chamoun) Mai Masri. Dopo aver studiato cinema negli Stati Uniti ed essersi trasferita a Beirut, la Masri ha realizzato nel 1983 Tah̠t al-anqād (Sotto le rovine ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...