Attrice (Roma 1908 - ivi 1973); esordì nel cinema nel 1934, pur svolgendo nel frattempo attività in teatro di prosa e rivista. Attrice di straordinario temperamento, fra le più sensibili e versatili, fu [...] celebrata in tutto il mondo come un autentico mito, un talento unico, una personalità di straripante carica vitale. Interpretò numerosissimi film ottenendo fama mondiale: Campo de' Fiori (1942); L'ultima ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] sulla convinzione che a determinare le leggi e le regole sintattiche di ogni arte siano i materiali specifici di queste discipline? Il cinema deve esprimere quello che né la pittura né il teatro possono o sanno fare. B., d'altra parte, non fu solo un ...
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Fink, Guido
Marco Pistoia
Anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema, nato a Gorizia il 28 luglio 1935. Ricorrendo prevalentemente a un metodo comparatistico, attraverso il [...] di direttore dell'Istituto italiano di cultura di Los Angeles.
Tra le pubblicazioni in riviste (per es., "Paragone" e "Cinema & cinema", di cui è stato direttore dal 1982 al 1987) e in numerosi volumi collettanei, si ricordano le sue analisi su ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] e di Salerno, e successivamente divenne docente ordinario di storia e critica del film all'università di Roma e di storia del cinema a quella di Firenze. Nel 1969 si cimentò nella regia, girando il 'godardiano' La sua giornata di gloria. A partire ...
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Ejzenštejn, Sergej Michailovič
Monica Trecca
Sua Maestà il cinema
Regista geniale e grande teorico delle arti, Sergej Michajlovič Ejzenštejn ebbe un ruolo primario nello sviluppo del cinema. Con il [...] .
Costruire un film: i segreti del montaggio
Sul tema del montaggio Ejzenštejn scrisse pagine importanti che chiariscono perché il cinema, al pari della letteratura, della pittura, è un'arte. Inoltre, per il grande regista il film non deve limitarsi ...
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Argentieri, Mino (propr. Domenico)
Daniele Dottorini
Critico e storico del cinema, nato a Pescara il 13 agosto 1927. Le sue analisi sul rapporto tra cinema, società, potere e censura sono diventate un [...] . Quaglietti e G. Vento, aveva infatti fondato la rivista "Cinemasessanta", che sotto la sua direzione svilupperà la riflessione sul cinema come arte industriale della società di massa legata al potere politico ed economico. Nel 1974 A. ha raccolto i ...
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Regista cinematografico statunitense (La Grange, Kentucky, 1875 - Hollywood 1948). Considerato il "padre" del cinema americano, se non del cinema tout court, attraverso un uso innovativo della macchina [...]
Figlio di un ufficiale del Kentucky sudista, dopo aver lavorato come attore e scrittore per il teatro e per il cinema, diresse il suo primo film, The adventures of Dollie, nel 1908. Realizzò poi, con crescente successo, oltre 400 cortometraggi dei ...
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Attrice (Magdeburgo 1890 - Berlino 1960). Esordì giovanissima nel cinema con brevi film e numeri di danza filmati diretti dal padre Franz (m. 1932); poi (1910) con O. Messter a Berlino divenne una stella [...] di prima grandezza nel cinema tedesco; fondò anche (1921) una società di produzione propria (dal 1924 H. P.-Frölich Film). Tra i suoi film Lohengrin (1907); Rose Bernd (1919); Anna Boleyn (1920); Hintertreppe (La scala di servizio, 1921); Tragödie ( ...
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Regista cinematografico inglese (Croydon 1908 - Londra 1991); nel cinema dal 1928, regista dal 1942. Segnalatosi dapprima nell'ambito delle nuove tendenze realistiche del cinema inglese con Blithe spirit [...] (1944) e Brief encounter (1945), si affermò in seguito per la qualità delle sue riduzioni di opere letterarie e per l'enorme successo delle sue grandi produzioni. Tra i suoi film, caratterizzati da una ...
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Attrice cinematografica italiana (Subiaco 1927 - Roma 2023); nel cinema dal 1947 (Follie per l'opera), raggiunse ben presto una vasta popolarità, divenendo per il pubblico internazionale la diva più rappresentativa [...] del cinema italiano. Dal 1975 si dedica prevalentemente alla fotografia e alla scultura. Tra i suoi film: Altri tempi (1951); Fanfan La Tulipe (1952); La provinciale (1953); Pane, amore e fantasia (1953); La romana (1954); Beat the devil (Il tesoro ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...