Verdone, Mario
Eusebio Ciccotti
Storico del cinema, scrittore e documentarista, nato ad Alessandria il 27 luglio 1917. Studioso del Futurismo e delle avanguardie storiche, critico dello spettacolo, [...] relatore N. Bobbio, del quale divenne poi assistente, e nel 1942 in scienze politiche. Iniziò a interessarsi al cinema e divenne anche animatore dei locali CineGuf (Circoli cinematografici fascisti). Nel 1941 aveva cominciato a lavorare per il Centro ...
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Moussinac, Léon
Daniele Dottorini
Critico e teorico del cinema francese, nato a Laroche-Migennes (Yonne) il 19 gennaio 1890 e morto a Parigi il 10 marzo 1964. Uno dei padri della critica e della teoria [...] Manifeste des Sept Arts. In M. l'opera teorica e critica andò di pari passo con l'attività di promozione del cinema. Membro del partito comunista francese (dal 1922 al 1933 fu il critico del quotidiano del partito "L'humanité"), si può annoverare ...
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Compositore italiano di musica per il cinema (n. Roma 1946). Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione nazionale e tuttavia [...] ). Sin dall'inizio della sua carriera ha affiancato al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli spettacoli in forma teatrale trent'anni di musica per il cinema; Concha bonita (2003), forma di spettacolo a metà ...
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Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] per rifugiarsi in Francia, dove sarebbe rimasto fino al 1941. Fu in questo periodo che nacque il progetto di un saggio sul cinema dell'epoca di Weimar, a cui K. avrebbe dedicato gran parte delle sue energie nella prima metà degli anni Quaranta, dopo ...
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Lenica, Jan
Alfio Bastiancich
Regista del cinema di animazione e illustratore polacco, naturalizzato francese, nato a Poznań il 4 gennaio 1928 e morto a Berlino il 5 ottobre 2001. Autore di cultura [...] Nel 1986 si trasferì in Germania, dove fino al 1994 insegnò alla Hochschule der Künste di Berlino. Dopo una lunga assenza dal cinema, a partire dal 1995 lavorò in Polonia alla realizzazione di Wyspa R.O. (L'isola R.O.), un mediometraggio che combina ...
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Storico e critico cinematografico italiano (Mantova 1918 - Roma 1996). Di formazione marxista, è stato tra i personaggi più rappresentativi della critica cinematografica. Attento soprattutto ai problemi [...] del realismo, ha fondato nel 1952 la rivista Cinema nuovo. È stato professore di storia e critica del cinema a Torino e a Roma e socio corrispondente dei Lincei (1987). Tra le sue pubblicazioni: Storia delle teoriche del film (1960); Il dissolvimento ...
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Regista (Mosca 1881 - ivi 1945); nel cinema dal 1907, è stato forse il più valido regista dell'epoca zarista, realizzando, prima della rivoluzione, un centinaio di film (di cui molti con I. I. Možuchin) [...] , tornò in Russia nel 1924, dirigendo ancora film di pregevole fattura: Aelita (1924), primo film di fantascienza del cinema sovietico; Ego prizyv ("Il suo appello", 1925); Sorok pervyj (L'isola della morte, 1927); Bespridannica (Senza dote, 1936 ...
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Vincent, Carl
Silvia Ponti
Giornalista, storico del cinema e critico cinematografico belga, nato a Merbes-le Château (Hainaut) il 20 novembre 1901 e morto a Roma il 21 febbraio 1967. Fu tra i primi [...] APPCB) e nel 1935 fu chiamato a organizzare il primo Festival mondial du film di Bruxelles. Docente di storia del cinema all'istituto di Storia dell'arte dell'Università di Padova ‒ dove fondò, insieme ad altri, il Centro cinematografico, nell'ambito ...
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Pseudonimo del regista e teorico del cinema Denis Arkad´evič Kaufman (Białystok 1896 - Mosca 1954). Dopo aver studiato medicina, nel 1918 divenne operatore di attualità e in seguito lavorò negli studî [...] , riprodurre e analizzare la realtà quotidiana, rinnovò radicalmente il genere del cinegiornale, e diede vita a un'idea di cinema, per molti versi irripetibile, che si realizzò completamente nel suo capolavoro, Čelovek s Kinoapparatom (L'uomo con la ...
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Bordwell, David
Karel Thein
Teorico statunitense del cinema, nato a Rochester (New York) il 23 luglio 1947. Sostenitore di una teoria del cinema basata sulla contaminazione tra formalismo e psicologia [...] studi alla State University of New York e alla University of Iowa, B. ha iniziato a insegnare teoria e storia del cinema presso il Department of Communication Arts dell'università del Wisconsin e, fin dalle sue prime opere (Film art: an introduction ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...