Regista cinematografico iraniano (n. Ispahan 1972). Formatosi presso l’Istituto del Giovane Cinema Iraniano e l’Università di Teheran, già durante gli studi si è distinto alla regia dirigendo serie TV [...] quali A tale of city. Negli anni Duemila ha esordito nel cinema, riscuotendo crescenti riconoscimenti con la sceneggiatura di Low heights (2001) e la regia dei successivi Dancing in the dust (2003, premio della critica al Festival di Mosca), ...
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Regista cinematografico italiano (Ferrara 1912 - Roma 2007), tra i più significativi del nostro dopoguerra. Tra difficoltà produttive e incomprensione del pubblico, ha ottenuto il riconoscimento internazionale [...] si andava precisando sia per l'analisi che proponeva di un ambiente sociale, quello borghese, che il nostro cinema del dopoguerra non aveva direttamente affrontato, sia per l'attenzione allo stile, avvertito come elemento determinante di rinnovamento ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1890 - ivi 1979), una delle personalità più rilevanti del cinema europeo. La sua fama di realizzatore è legata soprattutto ai film muti. Esordì con Rose France [...] L'argent (1928); Le mystère de la chambre jaune (1930); Le parfum de la dame en noir (1931). Dopo l'invenzione del cinema sonoro, realizzò numerosi film; tra i più noti: Veillée d'armes (1936); La brigade sauvage (1939); Histoire de rire (1941); La ...
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Regista cinematografico e scrittore tedesco (n. Halberstadt 1932). Tra gli animatori del nuovo cinema tedesco degli anni Sessanta, K., già aiuto-regista di F. Lang e documentarista, si affermò praticando [...] in Stein (1960); Abschied von Gestern (La ragazza senza storia, 1966; premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia); Die Artisten in der Zirkuskuppel: ratlos (1968; Leone d'oro a Venezia); Gelegenheitsarbeit einer Sklavin (1973 ...
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Regista cinematografico austriaco (Vienna 1890 - Los Angeles 1976); pittore e illustratore, avviato al cinema da E. Pommer, lavorò dapprima in Germania, dove realizzò alcune pellicole di notevole importanza [...] ai suoi temi (l'impotenza dell'individuo di fronte alla società; l'onnipotenza del destino), s'impossessò delle forme del cinema americano (film western, di gangster, di guerra e d'avventura), dirigendo, tra l'altro: Fury (1936); The woman in the ...
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Sceneggiatore cinematografico (Cagliari 1927 - Fregene 1982). Dopo la lotta partigiana approdò al cinema come critico (l'Unità), divenendo poi collaboratore abituale di G. Pontecorvo e di registi come [...] C. Costa Gavras, F. Rosi, J. Losey. Tra le sue sceneggiature più note, in cui l'articolazione romanzesca è sostenuta da un forte impegno politico progressista, si ricordano: Kapò (1960); The savage innocents ...
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Direttore della fotografia (Roma 1910 - ivi 1988), tra i più significativi del cinema italiano del dopoguerra. Già fotografo di attualità e assistente operatore, aveva debuttato come direttore della fotografia [...] nel 1939. Attento a ricercare lo stile d'illuminazione più congeniale all'opera e all'autore, ottenne pregevoli risultati in Ossessione (1942), Il bandito (1946), La figlia del capitano (1947), Europa ...
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Attore francese (Figeac 1897 - Phoenix, Arizona, 1978); dapprima attore drammatico, esordì nel cinema nel 1920, riscuotendo particolare successo in F. P. I. ne répond plus (1933), Lilion (1934) e Mayerling [...] (1936). Chiamato a Hollywood, si impose con Private worlds (1936), divenendo assai popolare. Fra i suoi successi: Conquest (Maria Walewska, 1937), Gaslight (Angoscia, 1944), Arch of triumph (1948), The ...
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Regista statunitense (Minneapolis 1921 - New York 2002) di origine irlandese. Esordì nel cinema con adattamenti da opere teatrali. Dall'incontro con P. Newman e R. Redford emerse il talento di H. in Butch [...] Cassidy and the Sundance kid (1969, 4 Oscar). Con The Sting (1973) conquistò l'Oscar per miglior film e miglior regia. Si ricordano: Slaughterhouse-five (Mattatoio 5, 1972); The great Waldo Pepper (Il ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...