Storico e critico del cinema (Torino 1932 - ivi 2016). Tra i più insigni studiosi di cinema del secondo Novecento, laureatosi in Lettere nel 1956, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni [...] e nero e Il nuovo spettatore. Coordinatore del Centro universitario cinematografico di Torino, docente di Storia e critica del cinema all'Università di Torino dal 1980 al 2000, nel 1981 ha ideato insieme ad A. Giannarelli il Festival internazionale ...
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Critico e teorico del cinema (Angers 1918 - Nogent-sur-Marne 1958), francese, considerato sin dagli inizî l'ispiratore della nouvelle vague. Di formazione spiritualista, collaborò stabilmente a Esprit, [...] 'influenza del pensiero di Sartre e di M. Merleau-Ponty. Nel 1952 fondò i Cahiers du Cinéma, in cui, proseguendo i principî ispiratori della Revue du Cinéma di J.-G. Auriol (di cui era stato collaboratore), realizzò una fusione di critica militante e ...
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Storico e critico del cinema (Torino 1922 - Bologna 2005). Figura di spicco degli studi sul cinema, fu vicepres. del Centro sperimentale di cinematografia. Sono da ricordare la sua collana dedicata ai [...] registi Il Castoro cinema e il fondamentale Dizionario universale del cinema (1984; 19962). ...
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Pioniere del cinema (Parigi 1861 - ivi 1938); proprietario del Théâtre Robert Houdin (1888), fondò la prima casa di produzione cinematografica, la Star film (1896), e costruì il primo studio a Montreuil-sous-Bois. [...] de Gulliver (1902); À la conquête du Pôle (1912). Inventò i trucchi elementari del cinema, fondò la Chambre syndicale du cinéma français. Scomparso dal mondo del cinema, fu ritrovato nel 1928 venditore ambulante in condizioni di assoluta povertà. ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] - gli anni dal 1924 al 1929 si caratterizzano per l'audacia delle innovazioni che E. introdusse nel linguaggio del cinema e che poté diffondere come insegnante di regia nell'Istituto statale di cinematografia (del 1928). Se Stačka ("Sciopero", 1924 ...
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Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente [...] e della sua autonomia rispetto alle altre arti. Di famiglia ebrea, dal 1933 al 1938 visse a Roma lavorando nell'ambiente del cinema, collaborando con G. Aristarco, F. D'Amico e P. Milano. Promulgate le leggi razziali anche in Italia, emigrò negli USA ...
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Attrice del cinema muto ungherese (Vése, Somogy, 1901 - New York 1931); ballerina in Germania, il suo successo nel cinema fu segnato da Variété (1925), nel quale diede vita a un personaggio pieno di fascino [...] e di seduzione. Interpretò ancora Manon Lescaut (1926), per passare poi in America a recitare in Sorrows of Satan (Gelosia, 1926), The heart thief (1927), The informer (1929) ...
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Scrittore, teorico del cinema, soggettista e regista cinematografico italiano (Acireale 1902 - Roma 1959); insegnante al Centro sperimentale di cinematografia dal 1936 al 1943, ne fu commissario dal 1944 [...] dei saggi di B. Balász e di R. Arnheim. Tra le sue sceneggiature: La peccatrice (1940); Via delle cinque lune (1941); Caccia tragica (1947). Postumi i voll.: Il film e il risarcimento marxista dell'arte (1960) e Servitù e grandezza del cinema (1962). ...
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Fisiologo e pioniere del cinema (Beaune 1830 - Parigi 1904). Prof. di semiotica cardiologica all'École Pratique di Parigi, poi direttore di un laboratorio di fisiologia e infine (1867) prof. di storia [...] importanti le sue ricerche sul calore animale, sulla funzione muscolare, sulla fisiologia del movimento, sui fenomeni elettrici, sull'azione di alcuni veleni, ecc. Nel campo del cinema si devono a lui numerose geniali e importanti innovazioni. ...
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Attore e regista del cinema muto italiano (Torino 1879 - Roma 1930). Ideatore e interprete del personaggio di Za la Mort (romantico teppista da contrapporre al celebre ladro gentiluomo francese, A. Lupin), [...] femminile di Za la Vie, interpretato dalla sua compagna Kally Sambucini (1892-1963), fu tra le più interessanti figure del vecchio cinema italiano. Tra i numerosi film da lui interpretati e diretti: Za la Mort (1916); Za la Mort contro Za la Mort ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...