Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] in un processo che le vede trasformarsi nelle già evocate città-spettacolo. Da qualche tempo non è più il cinema a fabbricare i grandi miti collettivi che alimentano le sterminate masse metropolitane regalando loro l'illusione dell'immortalità, della ...
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SPRECKELSEN, Joahn Otto von
Marco Nardini
Architetto danese nato nel 1929, morto a Copenaghen il 16 marzo 1987. Nel 1953 conseguì il diploma all'Accademia Reale di Belle Arti di Copenaghen, iniziando [...] un cratere, contenente la scala cilindrica che conduce al sous-plateau, dove si trovano un giardino d'acclimatazione, un cinema e altre funzioni accessorie. Nelle due ali verticali dell'edificio sono ospitati uffici.
L'edificio è totalmente rivestito ...
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Antropologia
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in [...] e. di pittura, scultura e grafica, di archeologia, di architettura, urbanistica e design, di arti applicate, di fotografia e cinema, si sono diffuse e. che affrontano in maniera complessa momenti e tematiche culturali, nelle quali all’opera d’arte si ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] polacca 1910-1978; Funzione e senso. Architettura-casa-città. Olanda 1870-1940; La città del cinema. Produzione e lavoro nel cinema italiano 1930-1970; nel 1980: Vienna Rossa. La politica residenziale nella Vienna socialista. 1919-1933; nel ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, I, p. 877)
La prima e. universale, dopo la seconda guerra mondiale, venne inaugurata a Bruxelles nel 1958, dopo ben 13 anni dal conflitto. Il tema fissato dall'Expo era [...] (arch. Z. R. Partnership), che ospitava un anfiteatro (concepito come spazio aperto a più usi), alcuni spazi espositivi, un cinema, un ristorante e il giardino. La forma del padiglione seguiva la curva del viale principale dell'Expo, e l'intera ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] nome in Dunajváros. La censura sulla stampa fu ridotta e furono permesse traduzioni di opere occidentali mentre ripresero vigore cinema e teatro. L'VIII Congresso del novembre 1962 confermò la nuova linea politica. All'inizio del 1963 la questione ...
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Spazio pubblico
Franco Purini
Con l'espressione spazio pubblico si intende in prima istanza quell'insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi [...] città contemporanea, a cura di M. Marcelloni, Milano 2005.
A. Aymonino, V.P. Mosco, Spazi pubblici contemporanei. Architettura a volume zero, Milano 2006.
G. Bruno, Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema, Milano 2006. ...
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MEGASTRUTTURE EDILIZIE
Gianfranco Carrara
Giorgio Zama
La dimensione e la complessità dei problemi che investono la città contemporanea, lo sviluppo della tecnologia nonché la possibilità di coinvolgere [...] (1983-87), di 30 ha, dotato di attrezzature singolari come la grande Halle (ex mattatoio), il museo della Scienza, il Geode (cinema a 180°), lo Zenith per concerti, e la Città della Musica.
Bibl.: AA.VV., Beaubourg, in Architecture d'Aujourd'hui, 157 ...
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abitazione
Margherita Zizi
Una casa, tanti usi
Sin dalla preistoria l'uomo sente il bisogno di procurarsi dei rifugi, ricavandoli da ripari naturali, come le grotte, o costruendoli con i materiali che [...] ' le funzioni di botteghe, fabbriche e uffici, oggi usurpa una parte delle funzioni dei luoghi pubblici specializzati nell'intrattenimento (cinema, teatri, sale da concerto, e altro). Non solo: grazie allo sviluppo delle comunicazioni in rete, con un ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] gran parte del loro slancio progettuale. Da un lato essi sono influenzati dall’utopia del disastro descritta dal cinema e dalla letteratura, ma da un altro è l’utopia supertecnologica che si propone come risolutiva (positivamente o negativamente ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...