Storico e critico del cinema (Torino 1922 - Bologna 2005). Figura di spicco degli studi sul cinema, fu vicepres. del Centro sperimentale di cinematografia. Sono da ricordare la sua collana dedicata ai [...] registi Il Castoro cinema e il fondamentale Dizionario universale del cinema (1984; 19962). ...
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Promozione
Sergio Toffetti
Il cinema ereditò i primi strumenti promozionali dagli spettacoli di piazza, dal music hall, dal teatro di ombre cinesi, come il parigino Le chat noir che già pubblicizzava [...] quali i giornalisti, che a loro volta dovrebbero moltiplicarne gli effetti promuovendo il film.
Accanto a questi strumenti, il cinema si è alleato sin dalle origini con l'editoria di massa, elaborando progressivamente una vera e propria mitologia per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel discorso critico e nelle grandi periodizzazioni relative alla storia del cinema si intende per cinema [...] che manca e che il film volontariamente elide è la concatenazione tra queste, come totalità organica e dunque vera. Ciò che nel cinema moderno viene meno è la fede nella ricostruzione del tutto come via d’accesso al senso, al reale, al vero. E così ...
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Pioniere del cinema (Parigi 1861 - ivi 1938); proprietario del Théâtre Robert Houdin (1888), fondò la prima casa di produzione cinematografica, la Star film (1896), e costruì il primo studio a Montreuil-sous-Bois. [...] de Gulliver (1902); À la conquête du Pôle (1912). Inventò i trucchi elementari del cinema, fondò la Chambre syndicale du cinéma français. Scomparso dal mondo del cinema, fu ritrovato nel 1928 venditore ambulante in condizioni di assoluta povertà. ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] - gli anni dal 1924 al 1929 si caratterizzano per l'audacia delle innovazioni che E. introdusse nel linguaggio del cinema e che poté diffondere come insegnante di regia nell'Istituto statale di cinematografia (del 1928). Se Stačka ("Sciopero", 1924 ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] uno spazio per lo più naturale, fatto di case e paesaggi come in Sicilia!, 1999, tratto da Elio Vittorini) sia il senso del cinema come sguardo sul mondo (il più radicale ritorno ai Lumière). In anni recenti hanno filmato il testo di un autore a loro ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] nome in Dunajváros. La censura sulla stampa fu ridotta e furono permesse traduzioni di opere occidentali mentre ripresero vigore cinema e teatro. L'VIII Congresso del novembre 1962 confermò la nuova linea politica. All'inizio del 1963 la questione ...
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Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente [...] e della sua autonomia rispetto alle altre arti. Di famiglia ebrea, dal 1933 al 1938 visse a Roma lavorando nell'ambiente del cinema, collaborando con G. Aristarco, F. D'Amico e P. Milano. Promulgate le leggi razziali anche in Italia, emigrò negli USA ...
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Festival Panafricain du Cinéma de Ouagadougou, festival dedicato alle eccellenze del cinema africano; istituito nel 1969, si tiene ogni due anni a Ouagadougou (Burkina Faso) ed è una vetrina d’eccezione [...] , cortometraggi, documentari e serie televisive), ogni edizione prevede dibattiti e riflessioni su tematiche legate all’attualità africana; così F. si propone di promuovere il cinema come strumento per “risvegliare” la coscienza dei popoli africani. ...
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Attrice del cinema muto ungherese (Vése, Somogy, 1901 - New York 1931); ballerina in Germania, il suo successo nel cinema fu segnato da Variété (1925), nel quale diede vita a un personaggio pieno di fascino [...] e di seduzione. Interpretò ancora Manon Lescaut (1926), per passare poi in America a recitare in Sorrows of Satan (Gelosia, 1926), The heart thief (1927), The informer (1929) ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...