mumblecore
<mḁ’mblkoo> s. ingl., usato in it. al masch. – Sottogenere del cinema indipendente americano, caratterizzato da produzioni a basso budget realizzate in digitale, dall’utilizzo di attori [...] di Boston, ne è considerato il film capostipite. Nel corso degli anni il m. è riuscito anche a varcare i confini dell’America Settentrionale, come nel caso del Berlin mumblecore, una derivazione tedesca di questa tipologia di cinema indipendente. ...
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Regista cinematografico italiano (Ferrara 1912 - Roma 2007), tra i più significativi del nostro dopoguerra. Tra difficoltà produttive e incomprensione del pubblico, ha ottenuto il riconoscimento internazionale [...] si andava precisando sia per l'analisi che proponeva di un ambiente sociale, quello borghese, che il nostro cinema del dopoguerra non aveva direttamente affrontato, sia per l'attenzione allo stile, avvertito come elemento determinante di rinnovamento ...
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Nome d'arte del regista cinematografico statunitense Sean O' Feeney (Cape Elizabeth, Maine, 1894 - Palm Springs, California, 1973). Fu uno delle maggiori personalità della storia del cinema, sia per la [...] contributo dato all'affermazione e al consolidamento di una tradizione narrativa e spettacolare. Formatosi sin dall'inizio nel cinema, a contatto col suo apparato, ne ha percorso quasi l'intero itinerario (il suo primo lungometraggio, Straight shoot ...
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Panahi ⟨pà-⟩, Jafar. – Regista iraniano (n. Mianeh 1960). Autore di corto e mediometraggi per la televisione iraniana, è stato assistente del regista A. Kiārostamī. Tra le voci più interessanti e originali [...] ) e il film Khers nist (Gli orsi non esistono, 2022), che gli è valso il Gran premio della giuria alla 79a Mostra del cinema di Venezia, assegnatogli mentre il regista era in carcere, nuovamente arrestato e condannato a una pena di sei anni per avere ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] a caso, da regista a regista, ma non si può ignorare il fatto che si tratta di un fenomeno molto più generale, riguardante un cinema che non ha più tra i suoi modelli narrativi solo la letteratura e tanto meno il teatro, come è stato per il suo primo ...
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NAPOLITANO, Riccardo
Letizia Cortini
– Nacque a Napoli il 17 agosto 1928 da Giovanni e da Carolina Bobbio. Il padre, avvocato penalista, liberale, era amico di intellettuali antifascisti crociani.
Fin [...] malati e personale sanitario.
Morì a Roma il 14 luglio 1993.
La riscoperta di Napolitano, non citato in alcuna storia del cinema, si deve soprattutto alla FICC che, dopo la sua morte, gli ha dedicato diverse iniziative e pubblicato scritti e ricerche ...
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Regista cinematografico e teatrale svedese (Uppsala 1918 - Fårö 2007). Esordì nella regia teatrale e a questa attività si dedicò alternativamente anche dopo le sue affermazioni internazionali come regista [...] stretti prolungando la collaborazione lungo molti film e concependo a volte le sceneggiature in relazione alle loro personalità. Il cinema di B. si presenta essenzialmente come una messa in scena del rapporto tra salvezza e caduta, autenticità e ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1890 - ivi 1979), una delle personalità più rilevanti del cinema europeo. La sua fama di realizzatore è legata soprattutto ai film muti. Esordì con Rose France [...] L'argent (1928); Le mystère de la chambre jaune (1930); Le parfum de la dame en noir (1931). Dopo l'invenzione del cinema sonoro, realizzò numerosi film; tra i più noti: Veillée d'armes (1936); La brigade sauvage (1939); Histoire de rire (1941); La ...
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Grifi, Alberto
Francesca Vatteroni
Regista e operatore cinematografico, nato a Roma il 29 maggio 1938. Tra le personalità più significative del cinema militante italiano, ha rappresentato la perfetta [...] parte si ricollega all'esperienza delle avanguardie storiche e dall'altra alle coeve analoghe sperimentazioni dei registi del New American Cinema, come anche agli esiti più sperimentali del 'film d'archivio'. Il successivo lavoro di G. si arricchì di ...
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Pseudonimo del regista cinematografico francese Jean-Marie-Maurice Schérer (Tulle, Corrèze, 1920 - Parigi 2010). Personalità tra le più ricche e originali del cinema francese del dopoguerra, fu protagonista [...] , a un rigore etico, a una limpidezza del segno linguistico.
Vita e opere
Insegnante, scrittore, critico dei Cahiers du cinéma, autore di programmi didattici per la televisione, ha realizzato il suo primo lungometraggio nel 1959 (Le signe du lion ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...