La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] sul territorio nazionale, e a seguire c’è la Toscana. Si vedano al confronto le 418 sale della Campania (5,5% del totale, un cinema ogni oltre 10.000 abitanti), le 361 della Puglia (4,8%, uno ogni 8560) e le 316 della Sicilia (4,2 %, una sala ogni ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] tra prodotti cinematografici e televisivi e porta a interessanti integrazioni dei due media: basti pensare al cosiddetto cinema elettronico, cioè a film girati, montati, sonorizzati ecc. con tecniche televisive. L’introduzione dell’HDTV ha però ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] . Lo spontaneismo astratto del gruppo facente capo alla rivista Helhesten («Il cavallo dell’Inferno») si apre anche verso cinema e jazz, e preannuncia il gruppo COBRA (➔).
Dopo il 1960 lo sperimentalismo neorealistico di A. Mertz e S. Dalsgaard ...
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FRANCIA.
Isabelle Dumont
Giulia Nunziante
Ilenia Rossini
Alessandra Criconia
Elisabetta Sibilio
Simone Emiliani
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Politica economica e finanziaria. [...] Paris, 2006) e di Mia Hansen-Løve (Le père de mes enfants, 2009, Il padre dei miei figli). In alcuni casi, il cinema e la vita si fondono come quando l’esperienza personale della malattia del figlio diventa spunto per un film di movimenti e azioni ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] dell’arte primitiva e infantile, le creazioni degli alienati e riscoprendo da un’angolatura originale quelle forme espressive popolari (il cinema, il feuilleton, gli almanacchi, l’illustrazione) in cui domina il gusto per il macabro, il fantastico, l ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] gran parte dei film comici: "Cut to the chase, cut to the chase" era il motto di Mack Sennett, padre del cinema comico, quando un film diventava troppo lungo. Sembra che il primo film a montaggio alternato sia stato Le cheval emballé, una produzione ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] mondo e che sono molti i giovani che decidono di confrontarsi con questo mezzo artistico piuttosto che con il cinema oppure con la televisione, indubbiamente più diffusi. Naturalmente tale considerazione sull'assenza di medialità come caratteristica ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] del nuovo mezzo espressivo a scapito di quello radiofonico fu il leader sovietico V.I. Lenin, che già nel 1918 definì il cinema come il mezzo più potente di diffusione tra le masse delle parole d'ordine del comunismo dei soviet. Prima di allora, la ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] dell'opera e in questo caso autore della sceneggiatura.
Se è vero che i modelli cui guardava il c. nel cinema della prima metà del Novecento erano il poema sinfonico, l'opera (con particolare riferimento alla concezione wagneriana del leitmotiv), l ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] la scelta del tema o dello stile, ma l'osservatore sa bene che sono opera di un pittore o di uno scrittore; il cinema invece fa qualcosa di più: nasconde la mano dell'autore; la cinepresa e l'operatore spariscono e lo spettatore s'illude di vedere ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...