Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] esilio, questa volta in Francia, dove Gente en la playa gli aprì le porte dei circoli nei quali si teorizzava il cinémavérité. Grazie a Jean Rouch, si avvicinò ai cineasti della Nouvelle vague e cominciò a lavorare come direttore della fotografia (e ...
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Borinage/Misère au Borinage
Laura Vichi
(Belgio 1933, 1934, bianco e nero, 35m); regia: Joris Ivens, Henri Storck; produzione: Club de l'Ecran; soggetto: dall'inchiesta del dr. Paul Hennerbert Comment [...] Ivens nella sua autobiografia The Camera and I, mentre altri, come Gilles Marsolais, lo pongono all'origine del cinémavérité.
Bibliografia
G. Roy-Levin, Henri Storck, in Documentary Exploration. Fifteen Interviews with Film-makers, New York 1971.
A ...
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Chytilová, Věra
Eusebio Ciccotti
Regista ceca, nata a Ostrava il 2 febbraio 1929. È la più nota autrice del cinema ceco-slovacco a livello internazionale: il suo Pytel blech (1962, Un sacco di pulci), [...] uno stile che univa un tema esistenziale (la vuota ripetività della vita di due donne) a una forma inconsueta di cinémavérité (racconto ellittico, in parallelo, ricorso al dettaglio, camera mobile, uso del tema dello specchio). La vita è ricerca o ...
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Hanák, Dušan
Eusebio Ciccotti
Regista, fotografo e poeta slovacco, nato a Bratislava il 27 aprile 1938. È il più noto e premiato regista slovacco insieme a Jurai Jakubisko e con il suo lungometraggio [...] Učenie (1965, Apprendistato, premiato all'Internationale Kurzfilmtage di Oberhausen nel 1966) dove vengono ritratti, scegliendo il Cinémavérité (con secchi primi piani e dettagli che ricordano Konkurs, 1963, di Miloš Forman o legando due ministorie ...
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National Film Board of Canada
Marco Scollo Lavizzari
Ente statale cinematografico canadese, fondato dal governo federale il 2 maggio 1939 a Ottawa secondo le clausole del National Film Act, allo scopo [...] 'emergere nello Studio B diretto da Daly di nuove forme espressive ispirate alle esperienze del Cinémavérité che sarebbero sfociate nel cosiddetto cinéma direct, il trasferimento alla fine del 1955 della sede a Montréal. La crescente incidenza delle ...
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Kovács, András
Eusebio Ciccotti
Regista ungherese, nato a Kide, presso Kolozsvár (Romania) il 20 giugno 1925. Si può considerare uno degli autori ‒ insieme a Miklós Jancsó, László Szabó e pochi altri [...] regista che per continuità e forza creativa ha accompagnato il cinema ungherese dagli anni Sessanta sino al terzo millennio, rinnovando della critica ungherese, inaugurando il cosiddetto cinema etico, un vero cinémavérité. Il film mostra l'ottusità ...
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Perrault, Pierre
Scrittore, drammaturgo e regista canadese, nato a Montréal il 29 giugno 1927 e morto a Mont-Royal il 24 giugno 1999. Fu uno dei principali esponenti della scuola documentaristica franco-canadese [...] (v. documentario). Per il suo lavoro negli anni Sessanta v. cinémavérité. * ...
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Brault, Michel
Regista canadese, nato a Montréal il 25 giugno 1928. È uno dei principali esponenti della scuola documentaristica franco-canadese del cinéma direct degli anni Sessanta e Settanta. Per [...] il suo lavoro in tale periodo v. cinémavérité e Canada. * ...
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Regista cinematografico francese (Niort 1907 - Parigi 1977); giornalista, esordì nel cinema come aiuto regista e sceneggiatore. Nel 1942 diresse il suo primo lungometraggio (L'assassin habite au 21), cui [...] violenza più evidente in Le salaire de la peur (Vite vendute, 1953) e all'intrigo più composito e pungente in Les diaboliques (1955), seguiti da Le mystère Picasso (1956), Les espions (1956), La vérité (1960), L'enfer (1964), La prisonnière (1969). ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] , a.d. Eugene Lourie), girato in India (come l'Africa, luogo ricorrente del cinema a c.). Il regista scrive (in Ma vie et mes films, 1974, pp. 233-34): "La verità esterna, in India, esce felicemente dall'ordinario. Si direbbe che un decoratore di ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...