Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] nuovo approccio scientifico nell'uso della macchina da presa, fino ai reportage degli anni Sessanta, tipici delle poetiche del Cinémavérité, il f. sull'a. costituisce un'importante memoria e uno strumento di riflessione sulla materia unico nel suo ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] ). E precedono anche la collaborazione con Jean Rouch per il film Chronique d'un été (1961), sorta di manifesto del Cinémavérité.
Accanto agli interventi di Friedmann e Morin, da segnalare Filmologie et sociologie (nr. 2, 1947), firmato da D. Anzieu ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] di motivi tecnici e di linguaggio che avvicina l'idea zavattiniana di cinema alle esperienze del cinema 'diretto' e soprattutto a quelle del Cinémavérité, di cui l'elaborazione zavattiniana costituisce senza dubbio un'importante anticipazione.In ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] Clarke, che nel 1967 scelse di girare nel manicomio criminale di Bridgewater un documentario improntato allo stile del Cinémaverité, Titicut follies, opera che venne immediatamente bandita in patria a causa della sua estrema crudezza nel ritrarre le ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] mondo.Una particolare variante del rapporto fra cinepresa, mondo e personaggio è stata praticata da Jean Rouch, padre del Cinémavérité. Con un'interpretazione del tutto originale dell'opera di Rossellini, Rouch iniziò con il film Moi, un noir (1958 ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] , costituì una fonte di stimolo per la cinematografia francese degli anni Sessanta, quando l'idea di un Cinémavérité si diffuse tra alcuni autori della Nouvelle vague. Sguardi molteplici. ‒ Fu soprattutto negli ambienti anglosassoni e statunitensi ...
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Junger Deutscher Film
Giovanni Spagnoletti
Movimento cinematografico tedesco, nato negli anni Sessanta del Novecento nella Bundesrepublik Deutschland sulla scia della Nouvelle vague francese, con l'intento [...] meridionale, salutati dalla rivista "Filmkritik" come profondamente innovativi. Mentre Klaus Wildenhahn portava nella BRD il Cinémavérité con un reportage televisivo di diciotto minuti, Parteitag '64, sul Congresso del partito socialdemocratico del ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] e Jack Kerouac venivano portati sullo schermo nelle loro gesta anticonvenzionali da un film a metà tra documentario e Cinémavérité come Pull my Daisy (1959) diretto da Robert Frank e Alfred Leslie.
Negli ultimi decenni del Novecento negli Stati ...
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Découpage
Michel Marie
Il termine découpage è usato in almeno due o tre accezioni, concernenti la tecnica, l'estetica e la teoria del cinema. Esso designa un'operazione tecnica, l'azione di découper [...] corso delle riprese può svilupparsi in direzioni imprevedibili. Questa concezione si manifesta appieno soprattutto nel 'cinema diretto' (v. cinémavérité), in cui gli attori improvvisano in una certa misura i dialoghi e le performances drammatiche ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] adottato grazie all'agilità dei nuovi sistemi di ripresa e di illuminazione. In tal senso, in Francia sia il Cinémavérité sia la Nouvelle vague coinvolsero nel contesto filmico la vita urbana e le masse metropolitane colte nella loro immediatezza ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...