Cinémavérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinémavérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] Marker, uno dei più noti documentaristi contemporanei, G. Rondolino puntualizza che: "Tra i vari modi di praticare il cinémavérité c'è anche quello di usare la cinecamera come 'agente provocatore', come stimolatore di reazioni e comportamenti, i ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] la violenza e la sopraffazione. Di Rouch infine, che è stato il promotore e il più valido rappresentante del cinémavérité, va segnalata la continua ricerca sul campo e il passaggio dagli interessi antropologici che caratterizzavano i suoi primi film ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] metterà l'operatore in grado di cogliere la quotidianità 'in diretta' con gli esperimenti della caméra-stylo e del cinémavérité. Negli anni Settanta J.-L. Godard, uno dei maggiori protagonisti della Nouvelle vague francese, volle firmare i suoi film ...
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IMAMURA, Shohei
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 15 settembre 1926. A venticinque anni, assunto dalla compagnia Shôchiko, lavora con registi già affermati e in [...] si affina, sia che l'autore guardi al naturalismo zoliano sia che adotti i metodi del documentario tradizionale o del cinéma-vérité. I temi dei film di I. sono di volta in volta, e anche contemporaneamente, la sensualità, la fame, l'avarizia ...
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Nome d'arte del regista cinematografico francese Christian François Bouche-Villeneuve (n. Neuilly-sur-Seine 1921 - Parigi 2012), autore di numerosi film in cui si fondono documentario, cinéma-vérité, finzione [...] attack (2007). Ha coordinato i contributi di Ivens, Godard, Resnais, Lelouch, Varda, Klein nel film collettivo Loin du Vietnam (1967), di cui curò commento e montaggio; è inoltre stato collaboratore del dipartimento di cinema dell'univ. di New York. ...
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Regista cinematografico (n. Parigi 1917 - m. nei pressi di Birnin N'Konni, Niger, 2004); ingegnere ed etnologo, nel corso di numerose missioni di studio in Africa, e in seguito anche in Europa, realizzò [...] pyramide humaine (1958); Chronique d'un été (1961, col sociologo E. Morin in veste d'intervistatore), considerato esempio tipico di cinema-vérité; Marie-France et Véronique (episodio de La fleur de l'âge, 1964); Gare du Nord (episodio di Paris vu par ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di Karl Gass, innanzitutto da J. Böttcher e poi da Winfried Junge, Gitta Nickel e Volker Koepp. Influenzata dal Cinémavérité e dalle sue tecniche (suono in presa diretta, 16 mm ecc.), la scuola documentaristica della DDR riuscì a distillare e ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] al d. e soprattutto il Festival dei popoli di Firenze, fondato nel 1960. L'evidente novità dei d. del Cinémavérité e del cinema diretto suscitò, per un momento, un ricco dibattito critico su un genere di solito trascurato. Il d. 'parlato' era ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] La jetée (1962). Questo tipo di documentarismo, dove la macchina da presa aveva un ruolo attivo come nel cinema di finzione (v. Cinémavérité), diffuse anche la tecnologia del suono in presa diretta, il cui utilizzo divenne l'emblema di registi quali ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] 'nuove onde' cambiò radicalmente il modo di intendere e di praticare il cinema, privilegiando, con la concezione del Cinéma-vérité, del 'pedinamento' del reale, del cinema militante e poetico-politico, della camera-stylo, la libertà di intervento e ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...