ACROPOLI (᾿Ακρόπολις)
¿ A. Della Seta
È la sommità o, ancor meglio, la parte alta della città. Di questo valore rimane traccia, anche in età greca tarda, nell'uso dei due vocaboli separati ἄκρα πόλις.
La [...] queste cinte del Lazio trattiene dall'ipotesi che qui siano giunte dall'Etruria: questa conobbe egualmente la posizione della città sulla cima della collina per necessità di difesa, ma le sue mura sono meno poderose e di apparato più regolare, il che ...
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NOÈ (ebr. Noah, Νωέ, Νως)
G. Becatti
Eroe della Bibbia, decimo degli antichi patriarchi della linea di Set (Genesi, v, 28-ix, 29). Presenta tre aspetti: il giusto salvato dal diluvio, il padre della [...] levano a prua e a poppa, sulle quali si impostano gli spioventi del tetto, che si rialza come un lucernaio sopra alla cima dell'albero della nave. Dentro appaiono N. di prospetto con il braccio destro proteso verso la colomba, e accanto la moglie e ...
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CAVALIERE TRACIO
E. Will
Antica divinità tracia. Senza dubbio il primitivo concetto del C. intento ad allontanare dai campi e dal gregge gli animali malefici si andò trasformando in quello di protettore [...] cm di altezza, improntati a forme di stele caratteristiche della Tracia, della Mesia e della Dacia, cioè dalla base più larga della cima, col bordo superiore ad arco. Nelle regioni ove si è fatta sentire più forte l'influenza ellenica, il rilievo è ...
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CHOGA ZANBIL
Red.
Località dell'Irān, circa 30 km a S-E di Susa, corrispondente all'antica città elamita chiamata Dūr Untashi ("città di Untash") nelle fonti assire.
La città fu fondata verso la metà [...] , di cui uno caduto in disuso in breve tempo; un terzo si trovava, come in tutti gli edifici del genere, sulla cima: tutti questi templi erano dedicati al dio elamita Inshushinak. Il passaggio da un piano all'altro dell'edificio avveniva mediante ...
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Vedi LIXUS dell'anno: 1961 - 1995
LIXUS (Λίξος)
G. Picard
Colonia fenicia del Marocco, alla foce del Luqos. Plinio (Nat. hist., xix, 63) afferma che il santuario di Eracle (Melqart) di L. era più antico [...] , bellissimo lavoro ellenistico; alcune monete hanno l'effigie di un dio fenicio con la testa ricoperta della tiara puntuta, dalla cima della quale ricade una nappa (secondo Tarradell l'attribuzione a L. dei pezzi con la leggenda MQM SMS, proposta da ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...] , con le facce viste di fronte e sul capo due grandi ruote quali simboli del Sole, tengono due lunghe pertiche con in cima gli stessi simboli. Il re è Tukulti-Ninurta I. Tiglatpileser I (1112-1074) ha fatto incidere sulla roccia, vicino alla sorgente ...
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CRIMEA (russo Krym)
V. D. Blavatskij
Penisola della Russia meridionale, fra il Mar Nero e il Mar d'Azov, pianeggiante a N, montuosa a S tranne una fertilissima striscia litoranea; è saldata al continente [...] con muri di sostegno che giravano tutto intorno alla montagna. La cima era occupata dall'acropoli, che non si elevava molto al di secondo i moduli architettonici classici. Si può dedurre che sulla cima della montagna, già nel sec. VI a. C. fosse ...
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Vedi NOMENTUM dell'anno: 1973 - 1996
NOMENTUM
C. Pala
Centro antico vicino a Roma; entrato presto nell'orbita romana, nel 338 a. C. fu municipalizzato (Liv., viii, 14) e divenne un centro residenziale [...] materiale fittile in superficie rivela la presenza di edifici interrati. Sull'arce si notano altresì basoli stradali fino sulla cima e, sul versante N-E, una fondazione in calcestruzzo a pianta circolare con pavimento in mosaico, appartenente ad una ...
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Pittore (Verona 1528 - Venezia 1588). Nella grande civiltà pittorica veneziana del sec. 16º, P. V. si distingue per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza [...] Barbaro a Maser, che costituisce uno dei più interessanti complessi della pittura veneziana, con pitture che coprono quasi da cima a fondo le pareti della mirabile costruzione palladiana e costituiscono uno dei più estesi, complessi e stupendi cicli ...
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FILIPPO da Verona
Walter Angelelli
Poche sono le notizie biografiche su F.; da un documento dell'Archivio di Stato di Savona, datato 5 ott. 1515 (Attardi, 1980), si ricava il nome del padre Giovanni. [...] di una formazione avvenuta sui testi della cultura figurativa veronese di fine Quattrocento, quanto l'innegabile contatto coi modi di Cima da Conegliano e di V. Carpaccio, conosciuti forse attraverso la mediazione di qualche seguace o allievo dei due ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...