CATENA, Vincenzo
Eduard A. Safarik
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Venezia, da Biagio, dalmata oriundo di Perasto (Djuric, in Pignatti, 1955, p. 233). Non è controllabile (Robertson, 1954, p. [...] di Giovanni Bellini, attorno al 1500, il C. fu influenzato anche da Alvise e Bartolomeo Vivarini e da Cima da Conegliano. L'esempio di Alvise, sottolineato dal Pignatti (ibid.), come fatto fondamentale della sua educazione, èevidente innanzitutto ...
Leggi Tutto
FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] , alcuni cherubini e due angeli, oggi perduta (Zanetti, 1771), e restaurò nel 1781 il Battesimo di Cristo di Cima da Conegliano, addossandosi molte critiche per l'intervento (Moschini, 1815).
Iscritto alla fraglia dei pittori veneziani nel 1750 (E ...
Leggi Tutto
ZENODOROS (Zenodoros)
P. Moreno
Bronzista e toreuta greco, forse di origine asiatica, vissuto nel I sec. d. C., autore della statua colossale di Mercurio nella Gallia e di quella di Nerone a Roma.
È [...] letture entrambe autorizzate dai codici di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 45). L'opera era collocata nel santuario montano identificato sulla cima del Puy-de-Dôme, a m 1.400, nell'Arvernia. L'eccezionale impresa valse allo scultore la commissione a Roma ...
Leggi Tutto
ANDREA da Iesi
Pietro Zampetti
Andrea da Iesi, pittore, nacque nel 1492 da Marcantonio, figlio a sua volta di Andrea di Bartolo (1435 circa -1492), il quale il 4 giugno 1473 aveva firmato un affresco [...] ricordo, specie nel paesaggio, dell'arte veneta, forse sentita attraverso l'opera dell'Agabiti, che era stato allievo di Cima da Conegliano.
La seconda opera firmata e datata (1526) si trova nella chiesa di S. Sperandia a Cingoli e rappresenta ...
Leggi Tutto
NAUPLIA (oggi τὸ Ναύπλιον)
H. Wace
Città dell'Argolide. In antico ἡ Ναυπλία (Ναυπλίη) aggettivo: Ναύπλιος,-α,-ον (-ίειος) cfr. Herod., vi, 76: τὴν Τιρυνϑίην χώρην καὶ Ναυπλίην. In età bizantina appare [...] scaletta che conduceva alla fortezza - veneziana e poi turca - che serviva da prigione: oggi una carrozzabile conduce fino alla cima. La vista dal Palamidi verso N e i monti di Micene è di incredibile bellezza e può forse essere rivaleggiata soltanto ...
Leggi Tutto
SENLIS (Augustomagus)
J. Mertens
Cittadina della Francia settentrionale, capoluogo della tribù dei Silvenectes con il nome di Ratamaras; l'oppidum indigeno scomparve con la costruzione della nuova città [...] (presso l'attuale Ponte Jumel). L'acropoli della città sta al di fuori del suddetto rettangolo. Nella parte N della città, in cima all'altura nell'interno della cinta del basso Impero, gli scavi recenti (1946-47) hanno messo in luce la metà di una ...
Leggi Tutto
Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (ἡ ᾿Επίδαυρος, Epidaurus)
B. Conticello
Città del Peloponneso, nòmos di Argolide, posta nella penisoletta di Aktè (oggi Nisi), nel Golfo Sarònico. [...] del sec. VII a. C. e il dio assunse l'epiteto di Maleàtas. Entrambi i culti ebbero sede sulla cima del Kynortion, dove sono state ritrovate testimonianze archeologiche databili fin dall'epoca micenea. Quando Asklepios prese il sopravvento su Apollo ...
Leggi Tutto
CANNICCI, Niccolò
Sandra Vasco
Nacque a Firenze il 29 ott. 1846.
Il padre, il pittore Gaetano nato nel 1811 a San Gimignano e morto a Firenze nel 1878, fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze [...] tuttavia la tematica realista; al 1870 risale la tela raffigurante La fidanzata (ubicazione ignota) ed al 1871 la Sosta in cima al paese (giàa Firenze, coll. Giustiniani, ora a New York, coll. V. Gewanter: cfr. A.-P. Quinsac, Ottocento Painting ...
Leggi Tutto
Vedi TODI dell'anno: 1966 - 1997
TODI
U. Ciotti
Città dell'Umbria, derivò il nome dalla sua posizione presso la linea di confine tra il territorio occupato dagli Umbri e quello in possesso degli Etruschi, [...] o distrutto le tracce degli abitati più antichi, ma molti indizî fanno pensare che anche il centro preromano fosse sulla cima del colle. Dal III sec. a. C. agli inizî del Medioevo, lo sviluppo urbanistico della città potrebbe essere distinto in ...
Leggi Tutto
Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] si possa calcolare una quota media, assai elevata (circa 1000 m), mancano vette di altezza particolarmente notevole: la massima cima è quella del Grossglockner, negli Alti Tauri, che non raggiunge i 3800 m; estesi, tuttavia, i ghiacciai, il maggiore ...
Leggi Tutto
cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...