DOLCI, Giovanni (Giovannino)
Marzia Casini Wanrooij
Figlio di Pietro di Domenico detto Rasci (Müntz, I, 1878, p. 241), fiorentino di nascita, si stabilì a Roma forse già durante il pontificato di Niccolò [...] una casa nelle vicinanze (ibid.).
Il castello, tuttora esistente, viene comunemente detto i "Torrioni" per le sue poderose torri cilindriche, tipologia che si diffuse nel Lazio dopo l'esempio della rocca Pia di Tivoli (1461), e vi perdurò anche dopo ...
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LAMBERTUCCI, Alfredo
Filippo Spaini
Nacque a Montecassiano, presso Macerata, il 19 marzo 1928 da Ernesto e Maria Burchi. Studiò a Roma prima all'Accademia di belle arti e poi presso la facoltà di architettura [...] già nei lavori di esordio; la forza dell'immagine architettonica giocata anche con l'utilizzo di elementi ricorrenti come il cilindro per i corpi scala, all'inizio più timido, poi, come nel caso di Vigne Nuove, elemento plastico che misura il ...
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GIULIANO da Maiano (Giuliano di Leonardo d'Antonio)
Daniela Lamberini
Nacque a Maiano, sulle colline a nord di Firenze, intorno al 1432. Questa data, accettata dalla maggior parte degli studiosi, si [...] G., che "portò Firenze a Napoli" (Pane, 1977); come la splendida porta Capuana, del 1485, fiancheggiata da due torri cilindriche e finemente ornata, l'ammodernamento delle mura della cinta aragonese, con i suoi torrioni, in buona parte perduti e le ...
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cilindrare
v. tr. [der. di cilindro]. – 1. Far passare sotto un cilindro o fra due cilindri per appianare o per dare il lucido: c. latta, carta, gomma (anche calandrare). 2. Comprimere la superficie di una strada con una macchina a rulli compressori...
cilindrasse
s. m. [comp. di cilindro e asse3]. – In anatomia, prolungamento principale della cellula nervosa, detto anche neurite e oggi più spesso assone, per influenza dell’ingl. axon o axone (v. assone2).