Presenza sulla stessa pianta di due tipi di rami, diversi per aspetto e funzione, come nel larice, nel ciliegio e in molte altre piante che hanno rami lunghi o di accrescimento (macroblasti) e rami brevi [...] (brachiblasti), recanti foglie o organi riproduttivi ...
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Presenza anomala di due o più frutti formatisi in un fiore che di norma è monocarpico; mostrano occasionalmente tale anomalia parecchi alberi fruttiferi (come il ciliegio).
Pianta policarpica Quella che [...] fiorisce e fruttifica per alcuni anni di seguito, come le piante legnose. Gineceo policarpico Quello formato da due o più carpelli liberi, e quindi altrettanti pistilli (per es., nei ranuncoli). Il frutto ...
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In botanica, infiorescenza racemosa con asse raccorciato e fiori distanziati, portati da peduncoli tanto più lunghi quanto più in basso sono inseriti, in modo che l’infiorescenza presenta una superficie [...] sensibilmente piana (ciliegio, sambuco ecc.).
C.-tirso Infiorescenza formata da un c. composto, nel quale cioè in luogo dei peduncoli fiorali sono inseriti altri corimbi. ...
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scorza Rivestimento esterno dei fusti e delle radici delle piante legnose, costituito da uno strato di tessuti morti (ritidoma o corteccia morta) che, nei cauli e nelle radici, sono esterni al fellogeno. [...] modi, rimanendo tuttavia attaccata all’organo (ritidoma persistente) o staccandosene (ritidoma caduco) sotto forma di squame (platano), di strisce (vite) o di anelli concentrici (ciliegio), a seconda della distribuzione dell’attività del fellogeno. ...
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Botanica
Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. [...] di norma in: drupacee (con il f. chiamato drupa), tra le quali sono importanti il pesco, l’albicocco, il susino, il ciliegio (Rosacee) e l’olivo (Oleacee); pomacee (con il f. chiamato pomo), che comprendono il melo, il pero, il cotogno, il nespolo ...
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Frutta
Red.
In botanica con il termine frutto si indica solamente l'ovario del fiore a fecondazione avvenuta. In senso lato, tuttavia, per frutto s'intende il complesso delle parti del fiore che persistono [...] è presente in quasi tutti i continenti. La raccolta va da metà maggio a fine giugno e viene effettuata quando la ciliegia ha raggiunto la colorazione tipica della varietà. Il frutto è un buon apportatore di sali minerali e viene impiegato fresco o ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] ci sono querce (farnia, rovere, leccio, sughera, cerro), faggio, castagno, noce, olivo, frassino, acero, robinia, gelso, carpino, platano, ciliegio, pero, sorbo, bosso. Fra i l. dolci: pioppo e sue varietà, tiglio, betulla, salice, ontano. Fra i l ...
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ciliegio
ciliègio (tosc. ciriègio) s. m. [lat. *ceresium per cerasium, gr. κεράσιον; cfr. ceraso]. – 1. Nome di parecchie forme coltivate di piante del genere pruno, della famiglia rosacee, riunite in due specie, il c. dolce o c. proprio (Prunus...
ciliegia
ciliègia (tosc. ciriègia) s. f. [lat. *ceresia per *cerasia; v. ciliegio] (pl. -gie o -ge). – 1. Il frutto del ciliegio, costituito da una drupa di 1-2 cm di diametro, di colore rosso, più o meno cupo; le ciliegie sono adoperate per...