FLAVIOPOLI di Cilicia
Pietro Romanelli
Città situata nel distretto della Caracene, sulle pendici del Tauro, a 18 miglia da Anazarbo sulla via di Cocuso. È probabile, ma non certo, che essa sia tutt'uno [...] con quella che altre fonti chiamano Flavias. Prese certamente il nome da Vespasiano, poiché la sua era s'iniziava dal 74 d. C.; quale fosse il suo nome primitivo non sappiamo: il Ramsay ha pensato a Sis, ...
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Uno dei capi della cosiddetta seconda guerra servile che si combatté in Sicilia contro i Romani (104-99 a. C.). Schiavo in origine, ma di cultura e capacità non comuni, conseguì grandi successi contro i Romani particolarmente da quando (102) successe col titolo regio a Salvio Trifone, un altro capo della rivolta, che per sospetto l'aveva fatto, in un primo tempo, imprigionare. Morì combattendo contro ...
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Principe armeno di Cilicia, che regnò dal 1099 al 1129, della dinastia rupenide, figlio di Costatino I signore di Cilicia; seppe amministrare saggiamente il paese, combatté contro i Bizantini, a cui prese [...] Anazarbo, e contro i Turchi selgiuchidi e turcomanni, dei quali contenne l'invasione ...
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Figlio (m. 1373) di un servo cipriota diventato barone armeno, fu eletto re di Cilicia per le sue ricchezze. Egli preferì offrire la corona a Pietro I, re di Cipro, e solo quando questi fu assassinato [...] (1369) salì al trono. Fu messo a morte dopo una rivolta ...
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Martiri a Tarso (Cilicia) sotto Diocleziano, molto venerati nell'antichità in oriente e in occidente. Secondo la Passio leggendaria, G. e C. sarebbero stati madre e figlio. ...
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Figlio (m. 1168) di Leone I, dovette riconquistarsi (1145) il regno combattendo contro il Cesare Andronico cugino dell'imperatore Manuele Comneno. La pace fu conclusa grazie alla mediazione di Baldovino [...] riconoscimento a T. del titolo di Pansebastòs; ma i Bizantini uccisero a tradimento il fratello di T., spingendo quest'ultimo a contrastare il predominio bizantino in Cilicia. I Bizantini furono sconfitti presso Tarso (1163). Un terzo Thoros regnò in ...
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Attore pantomimo, originario della Cilicia; con Batillo di Alessandria creò in Roma il genere del pantomimo, al tempo di Augusto. Il pantomimo di P. fu piuttosto di carattere tragico ed ebbe maggiore fortuna [...] di quello di Batillo ...
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Re di Armenia e Cilicia (sec. 13º-14º); successe nel 1308 al fratello Leone IV; cercò alleanze in Occidente, ma nonostante l'accostamento a Roma non ottenne aiuti apprezzabili e dovette combattere da solo [...] contro Mongoli e Mamelucchi. Gli successe sul trono, nel 1320, Leone V ...
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Successore (m. forse in Cilicia 1103) del fratello Ugo I (nel 1078); combatté valorosamente (1085) in difesa di Alfonso VI, re di Castiglia e di León, con cui strinse legami di parentela; ritornato in [...] Francia, appoggiò la riforma cisterciense, e combatté invece i cluniacensi, per cui fu scomunicato. Partì poi per la crociata, durante la quale morì ...
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Martiri di Tarso in Cilicia sotto Diocleziano. Q. era un bambino in tenera età, e G. sua madre. Ebbe molta fortuna una loro Passione, del tutto leggendaria, in cui la crudeltà dei tormenti e la resistenza [...] dei martiri sono spinte all'inverosimile, tanto che il Decretum Gelasianum la cita come esempio di testo agiografico screditato. Festa il 16 giugno nel Martirologio geronimiano (che pone il loro supplizio ...
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cilicio
cilìcio (o cilìzio; ant. cilìccio) s. m. [dal lat. cilicium, gr. κιλίκιον, propr. «della Cilicia»]. – 1. Stoffa grossolana di pelo di capra, adoperata dai Romani per vesti militari e anche come copertura di opere e macchine belliche;...
licaone1
licàone1 (o licaóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Lycāon -ŏnis, gr. Λυκάων -ονος]. – Relativo o appartenente alla Licaònia, regione dell’Anatolia centrale, anticam. dominata dagli Ittiti, poi dai Persiani e dai Macedoni, passata infine...