La storia di un numero: e, il numero di Nepero
La storia di un numero: e, il numero di Nepero
Il numero denotato con il simbolo e è un elemento di RQ, cioè un numero reale non razionale. Le prime cifre [...] della sua rappresentazione decimale sono 2,71828. Formalmente, il numero e può essere presentato come
dove la successione, il cui generico elemento è an = (1 + 1/n)n, ammette limite in quanto è monotòna ...
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aritmetica in virgola mobile o fissa
aritmetica in virgola mobile o fissa settore della matematica che studia i modi di rappresentare i numeri in uno strumento automatico di calcolo. L’immissione di [...] inglese) il numero è scritto come segue:
in cui sgn(a) è il segno del numero (che è omesso quando è +), an è la cifra del numero di ordine più elevato diversa da 0, il simbolo E (o uno equivalente) sta per «moltiplicato per 10 elevato alla», sgn(e ...
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codista
s. m. e f. Chi, per guadagnare qualcosa, si mette in coda, fa le file al posto di altri, ricevendone un compenso.
• [tit.] L’arrotino, il codista... l’ora di vecchi e nuovi lavori [testo] […] [...] minuscoli segnali fatti di minuscole cifre. Più o meno le stesse che segnano, all’opposto, il debutto di mestieri del tutto nuovi, figli di una crisi che spinge la fantasia a inventarsi l’impossibile. Prendiamone uno: il «codista». Cioè colui che ...
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Demografo italiano (San Severino Marche 1866 - Cesolo, San Severino Marche, 1940); prof. di statistica all'univ. di Pavia e di economia agraria alla Bocconi di Milano, socio nazionale dei Lincei (dal 1932), [...] fu acuto indagatore di fenomeni sociali ed economici: Del valore statistico delle cifre del commercio internazionale (1903); Classi sociali e delinquenza in Italia nel periodo 1891-1900 (1910); Dell'emigrazione italiana (1912); Studi sulla ...
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Matematico fiammingo (Lovanio 1561 - Magonza 1615). Insegnò matematica e medicina a Lovanio, fu prof. di matematica a Würzburg (1595) e matematico del re di Polonia. Pubblicò solo la prima parte del trattato [...] Ideae mathematicae (1593), in cui si occupò del calcolo di π (17 cifre) e propose un problema, che si traduce in un'equazione di 45º grado, poi risolto da F. Viète. Si occupò anche di trigonometria e questioni classiche (risoluzione mediante l' ...
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troncamento
troncaménto [Atto ed effetto del troncare, der. del lat. truncare "tagliare di netto", da truncus "tronco"] [ALG] [ANM] Il trascurare, da un certo punto in poi, gli elementi di una successione [...] di numeri o di altri elementi; per es.: (a) il trascurare da un certo punto in poi le cifre di un numero con un gran numero di cifre o illimitato per averne un valore approssimato ma più comodo (per es., π=3.141 592...²3.141, procedimento diverso ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] momento ignorata o quasi in Europa, e tratta di una gamma assai vasta di problemi: dalle operazioni elementari con le cifre arabe a un complesso di operazioni con frazioni (tra cui la scomposizione di una frazione ordinaria in una somma di frazioni ...
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Filosofia
Il problema dell’indefinita d. del reale (o della materia) si presenta al pensiero speculativo dei Greci fin dall’età presocratica. Dalla sua asserzione (che tradizionalmente viene attribuita [...] se un numero è divisibile per un altro senza eseguire effettivamente la divisione. Le principali sono: a) un numero è divisibile per 2 se termina con cifra pari o con zero; b) un numero è divisibile per 4 se lo è il numero formato dalle due ultime ...
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ATECO
Tipologia di classificazione delle attività economiche, adottata dall’ISTAT per le rilevazioni statistiche di natura economica. Consiste in un adattamento alle specificità del sistema produttivo [...] a 1 lettera), si passa al secondo, costituito da 88 divisioni (codice a 2 cifre), quindi al terzo, costituito da 272 gruppi (codice a 3 cifre), al quarto, costituito da 615 classi (codice a 4 cifre), al quinto, costituito da 918 categorie (codice a 5 ...
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QUARTERUOLO
Giuseppe Castellani
. Veniva dato questo nome, specialmente in Toscana, a quei pezzi di metallo monetiformi che ora vengono generalmente compresi sotto la denominazione di tessere o gettoni [...] e che servivano, pare, a facilitare i conteggi, quando nelle scritture contabili non si usavano ancora le cifre arabiche. Se ne trovano con molti tipi variati e soprattutto con numero variabile di bisanti o rosette, da cui appunto si volle dedurre l' ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente lo zero (c. non significativa) e i...
cifrare
v. tr. [der. di cifra]. – 1. a. Rappresentare, un nome o altre parole, mediante cifre, cioè con le sole iniziali o con abbreviazione convenzionale: cifrava il proprio nome e cognome F. Z.; anche rifl.: un’associazione che si cifra...