Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] nome italiano, 1872; Sulla più antica versificazione francese, 1920), sulle origini della letteratura italiana (Il Contrasto di Cielod'Alcamo, 1910; Il Ritmo cassinese, 1912), su Dante (Sul trattato De vulgari eloquentia, 1873; Studii sulla Divina ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] casi come ‹scienza› /ˈʃεntsa/, per omaggio al latino, o ‹cielo› /ˈʧεlo/, per evitare l’omografia con ‹celo› da celare. antichi. Un esempio potrebbe essere il dugentesco Contrasto di Cielod’Alcamo, secondo una suggestiva ipotesi (cfr. Pagliaro 1970: ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] i volgari impuri, rustici, o per far piazza pulita delle cattive realizzazioni letterarie, come quelle di Cielod’Alcamo o di Guittone d’Arezzo.
L’isolamento della trattazione dantesca, che rimase priva di interlocutori, fece sì che la linguistica ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] di discorso che convivono nel poema «a cui ha posto mano e cielo e terra» impongono di mettere a frutto tutte le risorse linguistiche siciliano popolare accanto a quello aulico nel Contrasto di Cielod’Alcamo (I, xii, 6); o la canzone in improperium ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] ti baleca de le tue parabole fatto n’ho ponti e scale (CieloD’Alcamo, Contrasto)
(76) Lo vostro amor, ch’è caro donatelo al (Dec. VIII, 9)
Attraverso i secoli (si rimanda a D’Achille 1990 per dettagli) il costrutto compare in scrittori e generi ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] essere considerato un testo di letteratura dialettale riflessa», come scelta espressiva rispetto al latino. Nel duecentesco Contrasto di Cielod’Alcamo sono accostate due diverse soluzioni di stile (Monteverdi 1954: 106-121; Stussi 1993: 9), l’una di ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] edizione milanese (1886) della sua Storia del Vespro Siciliano (pp. 504-522),e il D'Ovidio intratteneva con lui una fitta corrispondenza sul Contrasto di CieloD'Alcamo.
Non minore importanza hanno anche gli scritti che l'A. dedicò alla toponomastica ...
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PAGLIARO, Antonino (App. II, 11, p. 484)
Ha continuato a insegnare glottologia nell'università di Roma fino al fuori ruolo, nel 1968; dal 1965 socio nazionale dell'Accademia dei Lincei; è morto a Mistretta [...] sugli aspetti moderni del pensiero linguistico.
Dell'italianistica ha attirato P. specialmente la realtà letteraria siciliana, da Cielod'Alcamo a Pirandello (ma anche il Cantico di Francesco e i Sepolcri foscoliani). Tuttavia è l'opera di Dante ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] Liber Alberici, da cui deriva la sezione più antica del canzoniere estense D. Uc è autore di vidas e razos e forse anche della fioritura, molto maggiore di quanto testimoniano i resti (Cielod'Alcamo, Castra fiorentino), getta una luce il De vulgari ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] la zona di nascita dell'autore. Mi limito a due esempi, uno per argomento. Alcune componenti della lingua del Contrasto di Cielod'Alcamo (testo la cui composizione non può andare oltre il 1250, considerata la menzione di Federico II al v. 24) quali ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
massamutino
(o massamotino) s. m. [voce di origine araba, prob. der. di maṣmūdī, la moneta coniata in Spagna dagli Almohadi, dinastia che ebbe origine dalla tribù berbera dei Maṣmūda]. – Nome con il quale, in documenti dei sec. 12° e 13°,...