(lat. Venus)
Religione
Antica divinità italica, assimilata alla dea greca Afrodite e venerata come dea della bellezza, dell’amore, della fecondità e della natura primaverile.
L’introduzione di V. nel [...] è più lungo di quello di rivoluzione. L’equatore è inclinato di soli 2° rispetto al piano dell’orbita, sicché sul pianeta manca il ciclodellestagioni.
Osservazioni da Terra ed esplorazione diretta
Pur essendo il pianeta più vicino alla Terra, V. è ...
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Lara Albanese
Brillante, anzi splendente
Venere è il pianeta più luminoso nel cielo e per questa ragione è stata ammirata fin dall’antichità. Per massa e dimensioni è simile alla Terra, ma il suolo arido e l’atmosfera corrosiva – una spessa coltre di nubi formate da acido solforico avvolge il pianeta ... ...
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Vènere [Der. del lat. Venus -eris, nome della dea romana della bellezza e dell'amore, dato al pianeta] [ASF] Il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole: v. Sistema Solare: V 277 b e, per i dati orbitali e fisici, 271 Tab. 1.1, Tab. 1.2. V. si muove intorno al Sole con un periodo ... ...
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Giorgio Padoan
Luigi Vanossi
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Divinità della mitologia classica (identificata dai Romani nella greca Afrodite), che godette di particolare culto nell'antichità; numerosi furono perciò i santuari a lei dedicati (famoso quello di Cipro, dove si riteneva fosse nata).
Figlia ... ...
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Pio Luigi Emanuelli
. È il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole, ben noto fino dalla più remota antichità.
Esso era osservato regolarmente dagli astronomi babilonesi certo fino dal sec. X a. C., ma non è da escludersi che qualcuna delle osservazioni di Venere, scritte sulle tavolette assire ... ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] ad alta temperatura ( a. giovanili). Nel compiersi di tutto il ciclo idrologico l’a. viene a contatto con sostanze solide (soprattutto ; il livello di tali a. è variabile con il variare dellestagioni;
e) a. artesiane, a. libere, correnti o stagnanti ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le scienze della Terra
Nicoletta Morello
Le scienze della Terra
Nei secc. XV e XVI la scienza ha assunto una configurazione notevolmente diversa [...] che seguiva il ciclo idrologico. Il mare ‒ cioè l'insieme delle acque salate ‒ dellestagioni) sulla Terra. Infine sono trattati gli aspetti descrittivi che riguardano la morfologia della superficie della Terra, soprattutto la geografia delle ...
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Geologia stratigrafica
Maria Bianca Cita Sironi
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. 2. L'impatto della ricerca petrolifera sullo sviluppo della stratigrafia. 3. Natura e significato della [...] sottile, ricco di sostanza organica, documenta il variare dellestagioni, con l'estate caratterizzata da un abbondante apporto terrigeno del livello marino sono state suddivise in cicli di diverso ordine: i cicli di primo ordine sono i più estesi; ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] intervallo di tempo; ne è esempio il ciclo annuo che determina le stagioni. Cicli a più lunga durata, dipendenti probabilmente da variazioni delle radiazioni solari, determinano corrispondenti cicli climatici, che hanno molta importanza dal punto ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...