Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] esercizio delle varie arti. Ed è noto che Agricola si richiama, appunto, alle 'topiche' già elaborate da Aristotele, Temistio, Cicerone e Quintiliano, redigendo una tavola dei loci che, in realtà, non è davvero un modello di chiarezza e di precisione ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] , per la quale vengono utilizzati fedelmente i dettami della più proverbiale retorica classica (soprattutto il De Inventione ciceroniano). Mentre col De vulg. Eloq. è la rivoluzionaria esperienza moderna della lirica volgare (italiana e provenzale) a ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] veneta, 3/I, Dal primo Quattrocento al Concilio di Trento, Vicenza 1980, pp. 177-264.
5. Per le impostazioni sopra accennate cf. Cicerone, De Inventione, 25, 35; Pro Archia, 1, 2 e 3, 4; De re publica, I, 17; Leonardo Bruni, Epistolae, VI 6; Poggio ...
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La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] Petrarca e il suo animo "famelicus sitibundusque simul". Lo ringraziava per avergli consentito di copiare le due lettere a Cicerone, gli chiedeva quella a Seneca e, poiché gli restavano ancora da trascorrere quegli otto giorni a Milano, lo pregava ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] prima che questo amore divenisse perfetto. Nel secondo, dice di aver letto la Consolatio di Boezio e il Laelius di Cicerone per trovar conforto all'angoscia conseguente alla morte di Beatrice, di aver concepito, in seguito a quelle letture, amore per ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...