SCHMITZ, Aron Hector (Italo Svevo). – Nacque a Trieste, in via dell’Acquedotto (ora viale XX Settembre 16)
Simona Costa
, il 19 dicembre 1861 da un’agiata famiglia ebraica, quinto degli otto figli, sopravvissuti [...] , d’altra parte Giuseppe Langella, sulla scia di Bruno Maier e Gianfranco Contini, vi ha visto, con un occhio al ciceroniano De senectute, una nuova stagione, incompiuta ma attuata, della poetica sveviana (linea, questa, in cui si inserisce anche la ...
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La filosofia italiana e il concetto dell’uomo nel Rinascimento
Pasquale Terracciano
A partire dal 1902 Giovanni Gentile, su proposta della casa editrice Vallardi, iniziò a scrivere una storia della [...] astri, ne suggerisce la radice divina. È un modulo retorico ben noto, che affonda le sue radici in un archetipo sia ciceroniano sia pliniano e che fu ampiamente diffuso tra Quattro e Cinquecento. Lo scopo dell’analisi di Gentile è in ogni caso quello ...
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VIDA, Marco Girolamo (Marcantonio). – Nacque a Cremona intorno al 1485 da Gelelmo (Guglielmo)
Agnieszka Paulina Lew
e da Leona Oscasala.
Sulla sua vita sappiamo praticamente quanto egli avrebbe voluto: [...] considerazioni. Lo scopo in un certo senso era quello di fornire una valida alternativa al De re publica di Cicerone, all’epoca considerato perduto. Prendono parte al dialogo Reginald Pole, Marcantonio Flaminio, Alvise Priuli e i cardinali Giovanni ...
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AMASEO, Romolo Quirino
Rino Avesani
Nacque a Udine il 24 giugno 1489 da Gregorio e da suor Fiore di Marano, monaca di S. Chiara in Udine. Fu legittimato con privilegio del vescovo di Bologna Achille [...] . Perciò si deve dire che l'A. non fu un filologo, né certo uno scrittore, bensì, nel predominio del gusto ciceroniano del tempo, volle essere e fu un oratore elegantissimo, ma soprattutto un grande maestro pubblico di lettere greche e latine: un ...
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natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] che ci derivano dalla buona natura (Cv IV XXIV 11, XXVI 9, XXVII 2, dove la buona natura è parafrasi del ciceroniano Senect. X 33 e che denuncia l'ascendente stoicheggiante di tutta la dottrina). Evidente perciò che la nobiltà umana s'identifica con ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] (Racioppi, p. XXVII). Da buon amico del Bembo, il C. si preoccupa di dare al suo stile un solido impianto ciceroniano, e, di rendere o atteggiare classicamente sia usi e costumi, sia denominazioni di Oggetti o strumenti sconosciuti agli antichi. Il ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] Ovidii, Fulgenzio, i mitografi vaticani ecc.) e da P. O. Kristeller per l'Ars dictaminis (Donato, De inventione ciceroniano con la Rethorica ad Herennium, Sallustio e Livio, l'apocrifa corrispondenza fra Seneca e s. Paolo, Boezio e Marziano Capella ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] costituiti da interpolazioni: Sorbelli, p. 92) - intessuto da costanti riferimenti al Corpus iuris civilis e al De officiis di Cicerone - non solo conferma le pratiche autoriali dell'epoca, ma ne fa uno dei maggiori crocevia della cultura civica del ...
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MARSO, Pietro
Stefano Benedetti
– Nacque nel borgo di Cese, a breve distanza da Avezzano, in una data da collocarsi intorno al 30 ott. 1441 sulla scorta della data di morte che si ricava da un obituario [...] ; I. Ammannati Piccolomini, Lettere, a cura di P. Cherubini, III, Roma 1997, pp. 1588 s., 1594 s., 1607 s.; D. Erasmo, Il Ciceroniano o Dello stile migliore, a cura di A. Gambaro, Brescia 1965, p. 222; B. Platina, On right pleasure and good health. A ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] sempre più il diffuso edonismo della cultura fiorentina e del Pontano. Insieme, il gusto e lo studio del bello stile ciceroniano, allo stesso modo che, in altro campo, i molti trattati di tecnica delle arti figurative, ricondussero l'attenzione . ai ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...