POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] lessicale (VI,1), ancor che spiaccia ai pedanti, ai ciceroniani, che di Cicerone conoscono sì e no una decina di pagine (Praefatio in Misc.), mentre egli ciceroniano era già stato, ma solo nel cominciare. Poiché l'essenziale è la soggettività ...
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ULISSE ('Οδυσσεύς, Ulixes)
Gaetano DE SANCTIS
Paolino MINGAZZINI
Mario PRAZ
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Uno dei più noti eroi greci. Del suo nome si diedero varie etimologie: la più comune è quella da ὀδύσσασϑαι, che risale [...] attinse in parte alle tradizioni che volevano che l'eroe da Itaca intraprendesse un secondo viaggio.
Anche un passo di Cicerone (De Off., III, 26) influì sulla concezione dantesca, che rappresentò l'eroe non trattenuto da dolcezza di figlio, né da ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] , al clero, ma di fatto a tutta la società cristiana. In questo lavoro, A. segue da vicino il De officiis di Cicerone, non solo nel piano generale dell'opera, ma anche nelle idee e spesso nelle espressioni, accomodando l'insegnamento stoico a quello ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] Foscari), a cura di Carlo Seno - Giorgio Ravegnani, ibid., p. 152 (pp. 103-161). Cf. il De republica di Cicerone, II, 69. Sul pensiero politico dell'umanesimo veneziano, è fondamentale Margareth L. King, Venetian Humanism in an Age of Patrician ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione a Roma
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A differenza dei Greci, i Romani non hanno avuto una poesia epica [...] d’Alicarnasso, giunto a Roma intorno al 30 a.C., la precoce influenza greca è presente anche in autori latini. Ecco come Cicerone, nel De re publica (2, 19) introduce la figura di Tarquinio Prisco, figlio del corinzio Demarato: “E qui, per la prima ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] in termini analoghi da Crisippo, sono introdotte nel mondo romano da Panezio e si ritrovano in forma appena variata in Cicerone e Seneca, così come in Epitteto e Marco Aurelio. L'universalità della legge razionale impone agli uomini un determinato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'ultimo Agostino: la grazia, il potere e le due citta
Massimo Parodi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Di fronte a un mondo che sembra [...] l’amore della sapienza: “Fin dal diciannovesimo anno della mia vita, dopo aver letto, nella scuola del retore, il libro di Cicerone, dal titolo Ortensio, fui preso da tanto amore per la filosofia che subito decisi di dedicarmi ad essa” (De beata vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agostino di Ippona
Massimo Parodi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un percorso di ricerca sempre aperto che si sviluppa in un approfondimento [...] ma complementari della conoscenza umana. Dopo avere studiato grammatica e retorica a Madaura e a Cartagine, la lettura di Cicerone suscita in lui l’amore della sapienza che lo spinge a leggere la Scrittura da cui viene tuttavia respinto, a ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] a Dio, alla civitas e alla propria coscienza culturale. La derivazione dello schema del "perfectus grammaticus" da quello, ciceroniano e quintilianeo, del "perfectus orator" non deve trarre in inganno: qui si punta, con molta concretezza, a fissare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] parola, e quindi la cultura, al di sopra delle armi, ossia della vita attiva, secondo l’opinione di Seneca e Cicerone, celebratori dell’otium delle lettere e della vita privata. Né la svalutazione della guerra, quale strumento di formazione e causa ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...