latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] Cv I XI 1-2), e s'intende che la viltà d'animo è lo stesso che non-nobiltà e dipende fedelmente da Cicerone (Fin. I II 5 " rudem enim esse omnino in nostris poëtis aut inertissimae segnitiae est aut fastidii delicatissimi "). È per questa viltade che ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] leader politici della tarda repubblica dotati di quella particolare virtù che era la felicitas imperatoria (celebre il ritratto ciceroniano di Pompeo, più meritevole di altri di ricevere il comando nella guerra mitridatica perché nel suo, come in ...
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MAUROLICO, Francesco
Rosario Moscheo
– Nacque a Messina da Antonio Mauroli e da Penuccia il 16 sett. 1494, quintogenito di sette fratelli e una sorella.
La famiglia era di origine greca; le fonti riportano [...] l’umanista aveva espresso infatti qualche critica sullo stile del M., da lui giudicato non proprio terso e ciceroniano. La pubblicazione veneziana della Cosmographia tuttavia coinvolse Bembo, che si adoperò non solo per procurare un tipografo esperto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La guerra a Roma
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una breve rassegna delle forme di guerra adottate da Roma nel corso [...] caso per caso.
Le regole della guerra e lo ius gentium
Di iura – piuttosto che di ius – belli parlano spesso le nostre fonti (Cicerone, Livio, Tacito tra le altre), che alludono dunque, per l’età delle origini, a un insieme sia pur omogeneo di norme ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] lacunosi; i primi tre libri e mezzo degli Argonautica di Valerio Flacco; il commento di Asconio Pediano a cinque orazioni di Cicerone e un altro anonimo a quattro Verrine;e ancora nuovi manoscritti di opere già note, quali il De ira Dei e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catalogare il mondo: scienza, poesia, oratoria dai Flavi a Traiano
Donatella Puliga e Mario Lentano (*)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel [...] maestro di retorica, l’arte del comporre discorsi, che nell’ultimo secolo della repubblica ha visto fiorire il genio di Cicerone.
La decisione di istituzionalizzare una retribuzione per l’insegnamento (si dice per la cifra di ben 100 mila sesterzi l ...
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Epicurei (Epicurii)
Giorgio Stabile
Nel senso proprio di " seguaci della filosofia di Epicuro ", in D. designano la grande scuola filosofica antica che prese nome dal suo capo Epicuro (v.). In If X 14 [...] , Mazzeo): in un primo tempo, nel Convivio, D. deriverebbe la sua conoscenza unicamente dal primo libro del De Finibus di Cicerone; solo in un secondo tempo sarebbe venuto a conoscenza del dogma perverso degli e., e di qui la condanna. Tanto più ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] stesso Dante.
All'intuizione e alla curiosità filologica di G. sembra sia dovuta la straordinaria scoperta dell'epistolario ciceroniano. La vasta erudizione che gli proveniva da quella prossimità con i manoscritti dei classici si fregiava di scoperte ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] portato con sé dalla nativa Salerno a Montecassino. Insieme coi Dialogi senecani anche i Florida di Apuleio e il De oratore di Cicerone (di quest'ultimo la sua sembra essere l'unica attestazione in Italia prima del sec. XIV) trovano eco in Guaiferio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Capolavoro del genere allegorico, il Roman de la Rose testimonia, già nella cronologia [...] della specie (vv.19409 ss.). Radicalizzazione del naturalismo cristiano della Scuola di Chartres, ma anche rivalsa dell’ideale ciceroniano dell’amicitia – nella lettura cristiana di Aelredo di Rievaulx, di cui Jean traduce il De spirituali amicitia ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...