PINCIO, Giano Pirro
Benedetta Valtorta
PINCIO (Penci, Penzi), Giano Pirro. – Nacque a Canneto sull’Oglio (Mantova) da Domenico di Giovanni e da Giovanna Fiera, verosimilmente nel terzo quarto del XV [...] ; è giocato tutto sull’identificazione fra Cneo Pompeo e Carlo d’Asburgo, trasfigurando il secondo nel summus imperator del ciceroniano De imperio Cn. Pompeii, il discorso con il quale Clesio riesce a persuadere i principi elettori a favorire l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sogno degli umanisti: la filologia a misura delle cose
La lezione petrarchesca, [...] carte Alberti traccia oroscopi e quadri astrali, tra i quali il suo (ciò accade in un codice del De legibus ciceroniano di suo possesso, oggi alla Biblioteca Nazionale di Firenze), o annota date di ricorrenze familiari e addirittura una ricetta di ...
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ROSTAGNI, Augusto
Giorgio Piras
– Nacque il 17 settembre 1892 a Cuneo, da Luigi e da Eugenia Gabinio, fratello maggiore del fisico Antonio (v. la voce in questo Dizionario).
Studiò all’Università di [...] del Thesaurus Linguae Latinae (dal 1953), del consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (dal 1954) e del Centro ciceroniano. Fu insignito con la medaglia d’oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte (1959) e ...
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Fine (sost.; fino, in rima, nel Detto)
Vincenzo Valente
Come sostantivo, con sensi diversi, ma essenzialmente per indicare " termine ultimo " di luogo, di tempo, di azioni o cose con determinazioni espresse [...] sue; XXII 35 perché tu, aspettando, non tarde / a l'alto fine. Ancora, Detto 14, 144 e, nella forma ‛ fino ', 455. il sostantivo ricorre inoltre in tre luoghi del convivio, come traduzione del De Finibus ciceroniano (I XI 14, IV VI 12 e XXII 2; v ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prosa latina umanistica recupera i generi letterari antichi e li rilancia nel [...] le possibilità del latino sul campo nuovo degli argomenti “bassi” e scurrili a cui esso è rimasto finora estraneo. Secondo la teoresi di Cicerone nel II libro del De oratore (55 a.C.), la facezia è in antico una storiella arguta e piccante di cui il ...
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PONTANO, Giovanni (Gioviano)
Enrico Carrara
Dalla famiglia dei Pontani, cospicua in Cerreto - un borgo tra Norcia e Spoleto - Giovanni nacque il 7 maggio d'un anno, che le varie fonti fanno variare dal [...] schema che non ci riesce chiaro, ma chiaramente cercando di conciliare la posizione teoretica di Aristotile, pratica di Cicerone, suasoria di Seneca: cioè definendo le virtù, additandone i costumi, rammentando le autorità e gli esempî, e soprattutto ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] più antico, in modo da renderlo ancora intelligibile. Ne derivano talora importantissime scoperte, come fu quella del De republica ciceroniano che Angelo Mai ricavò da un palinsesto vaticano del sec. IV, sul quale, circa quattro secoli dopo, era ...
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Le più antiche leggi che vanno sotto questo nome sono le leges datae da P. Cornelio Scipione Africano nel 204 a. C. in Sicilia; fra esse Cicerone (In Verr., II, 50) ricorda quella de seiratu Agrigentinorum [...] che furono ridotte nella condizione di Ariminum e delle altre undici colonie, cui furon lasciati nexa et hereditates, come dice Cicerone, ossia il ius commercii e la testamenti factio passiva; 4. de provincis ordinandis (Cic., Phil., X, 11, 26; Adfam ...
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Nacque nel 95 a. C. da M. Porcio Catone, pronipote di Catone il Censore. Fu sin da giovane austero, casto, sobrio, moralmente e fisicamente forte, come ci attesta la biografia plutarchea, l'unico rimastoci [...] ad accusare di broglio, insieme con Servio Sulpicio, L. Licinio Murena, uno dei consoli neo-eletti, e a dar modo a Cicerone di far dell'ironia sulle angolosità del suo temperamento, che l'adesione allo stoicismo non aveva fatto che aggravare. E nella ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] in sede letteraria un concetto dell'opera come trattenimento.
Forse le pagine più suggestive del Cortegiano sono quelle - dedotte dal ciceroniano De Oratore e valide sino al Molière e allo Shakespeare, poniamo, di Much Ado about Nothing - in cui lo ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...