vocabolo (vocabulo)
Alessandro Niccoli
Pier Vincenzo Mengaldo
È la parola considerata come unità lessicale semanticamente espressiva. V. oltre, Teoria dei Vocaboli.
Il Convivio è l'opera nella quale [...] come la Rhetorica ad Herennium è del tutto priva di pagine dedicate espressamente all'argomento; e poco più compare nell'Orator ciceroniano (XXXIX 134-135), che si limita a questo proposito a precetti generali di gusto (ad es. " verbum ex ore nullum ...
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NEGRI, Francesco
Dante Pattini
NEGRI (Negro), Francesco. – Nacque a Venezia il 17 aprile 1452 dal croato Giorgio Cernöevich e dalla trevigiana Elena, della quale è ignoto il nome di famiglia.
Dopo la [...] Oltre a fornire importanti notizie sulla società veneta dell’epoca, si presentano come un saggio di stile: classicismo ciceroniano, linguaggio scelto, richiami alla mitologia e al mondo biblico, citazioni da autori greci e latini rendono questi testi ...
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sentenza (sentenzia)
Alessandro Niccoli**
I valori fondamentali del termine possono essere così indicati: " opinione in merito a qualcosa ", " giudizio su una controversia ", " dottrina di un filosofo [...] degli aspetti della speculazione dei filosofi antichi che D. considerava suoi maestri e sul cui studio si era formato: Cicerone (IV XXI 9), Boezio e Cicerone (II XII 4) e, soprattutto, Aristotele: I XII 3, II III 2 e 4 (prima occorrenza), XIV 6, III ...
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Modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati.
Andrea Matucci
Circostanze di redazione
Nei primi giorni del giugno 1502 Vitellozzo Vitelli, condottiero al servizio di Cesare Borgia, detto il [...] , e chi serve malvolentieri e chi serve volentieri, e chi si ribella e è ripreso.
Non è tanto importante il riferimento ciceroniano, quasi banalizzato da quel «sentito dire», quanto il sostegno teorico di una immutabilità umana che si situa fra lo ...
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CONTRARIO, Andrea
Rosario Contarino
Nacque a Venezia agli inizi del secolo XV da una famiglia di origine ferrarese, i cui componenti, grazie alle benemerenze verso la Repubblica, erano stati ascritti [...] Antonius, in cui, laddove si ragiona intorno a due questioni retoriche, gli vien, fatto sostenere il primato di Cicerone su Quintiliano; nello stesso passo il Pontano poi, oltre ad apprezzarne la competenia nei problemi filologici e grammaticali ...
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COGNOLATO, Gaetano
Marita Zorzato
Nato a Padova il 9 ag. 1728 da Antonio e da Anna (Padova, Bibl. del Seminario, cod. 864/I, 1735), entrò in seminario nel novembre del 1737, La famiglia - aveva altri [...] l'opera, confermando l'assoluta padronanza dei classici e della lingua latina, il gusto per l'ampiezza solenne del periodare ciceroniano e per il vocabolo raro, l'attenzione per le innovazioni del linguaggio, la perizia del retore e, insieme, i ...
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conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] , ché anzi costituisce un connotato dell'umana dignità, come già D. trovava riconosciuto in un passo del De Finibus ciceroniano, dove il canto omerico delle sirene si trasfigura in richiamo alla scienza, l'unico che possa agire sul navigante ...
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MIRABELLI, Antonio
Fausto Giordano
– Nacque a Calvizzano presso Napoli il 21 febbr. 1812 da Domenico e da Maria Anna De Criscio, discendenti entrambi da nobile famiglia. Iniziò gli studi nel seminario [...] et rebus et verbis dicunt, et in ipsa oratione quasi quemdam numerum versumque conficiunt, id est quod dico ornate» (Cicerone, De oratore, III 53, 4). Un altro principio raccomandato dal M. era quello di evitare espressioni «plebee», onde preservare ...
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ORSI, Giovan Gioseffo Felice
Valentina Varano
ORSI, Giovan Gioseffo Felice. – Nacque a Bologna il 19 giugno 1652, da Mario, patrizio bolognese, e da Girolama Castiglioni, nobile mantovana.
Rimasto orfano [...] (ibid. 1736). Nella sua attività di critico si inscrivono anche un anonimo Ragionamento ad un amico sul De senectute ciceroniano (Padova 1724) e un Giudizio in forma di lettera in difesa del ferrarese Girolamo Baruffaldi, schieratosi al suo fianco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo XII inaugura un nuovo periodo della storia medievale, in cui gli autori vivono in modo diverso [...] di Elio Donato a Terenzio oppure quello ad Ovidio e a Stazio di Lattanzio Placido o quello di Vittorino al De inventione ciceroniano, ma nel XII secolo scompaiono tutti, tranne Prisciano e il commento serviano all’’Eneide; segno che i moderni si sono ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...