BONISOLI, Ognibene (Ognibene da Lonigo, Omnibonus Leonicenus o Leonicensis Vicentinus, Pantagathus Vicentinus, Panágathos Leonikēnos)
Gianni Ballistreri
Nato a Lonigo verso il 1412 da un Enrico, si recò [...] al commento del Beroaldo) e curò un'eccellente edizione della Rhetorica ad Herennium di Cornificio e del De inventione ciceroniano (Ciceronis Rhetoricorum novorum et veterum libri, Venetiis, N. Jenson, 1470) emendandone il testo; ma la sua opera più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donne intellettuali
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante l’orientamento misogino di larga parte della società [...] degli sviluppi della cultura del suo tempo, in particolare dell’idea dell’amore disinteressato (che deve molto al concetto ciceroniano di amicizia) e dell’etica dell’intenzione.
Ildegarda di Bingen: le visioni e razionalità del mondo
Coeva di Eloisa ...
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GIOVANNI da Arezzo
Guido Arbizzoni
Nacque ad Arezzo, presumibilmente entro il penultimo decennio del sec. XIV; fu notaio e amanuense.
La personalità di G. ha acquisito tratti meglio definiti soltanto [...] . Regoliosi, a Giovanni da Arezzo. Il primo è datato 15 dic. 1421 e contiene il De oratore e l'Orator di Cicerone (attualmente Bibl. apostolica Vaticana, ms. Vat. lat. 3237), con annotazioni marginali di Francesco Barbaro; del 13 giugno 1422 è quindi ...
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CALONGHI, Ferruccio
Gerardo Bianco
Nacque a Cremona il 1º marzo 1866 da Bartolomeo e Annalena Mora. Si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino, dedicandosi allo studio [...] , in Misc. Stampini, Torino 1921, pp. 77-81; Albii Tibulli aliorumque carminum libri IV, Augustae Taurinorum 1928; Leggendo il "Brutus" ciceroniano, in Historia, III(1929), pp. 692-700; Un passo diGellio, ibid., IV(1930), pp. 280-293; Il cod. Papa di ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] suo seno nessun pensatore che abbia fatto oggetto di indagine la sua intuizione educativa. Quando molto tardi, sotto l'Impero, con Cicerone e Seneca e poi con Quintiliano, si prendono a dibattere i problemi dell'educazione, lo si fa alla luce di un ...
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GELLIO, Aulo (A. Gellius)
Vincenzo Ussani
Scrittore latino del sec. II d. C. Della sua vita sappiamo quel poco che ci dicono le sue Notti Attiche. V'è chi l'ha supposto africano, ma era certo a Roma [...] nelle Origini di Catone, e l'orazione del censore stesso per i Rodî con l'annessa critica di Tirone, il liberto di Cicerone (VI, 3), l'apologo dell'allodola nidificante tra il grano nelle satire di Ennio, che da un lato ci dimostra l'esistenza ...
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ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] " motivo ", o piuttosto di " interesse ", soggettivo e arbitrario, è evidente in Cv IV XXVII 15, nella traduzione di un testo ciceroniano (0ff. I XIV 43), mentre in alcuni casi il termine r. è usato per indicare l'opinione avversaria, da dimostrare ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] con uno scambio di battute tra Mercurio e Caronte. Datato, questo secondo, 1441, se ne può ben arguire come al modello ciceroniano s'aggiunga il riecheggiamento di Luciano; e ciò in un Querini il cui umanesimo è decisamente filoellenico.
Ma, a ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, [...] iniuria ' sarebbe derivata da Inst. 4, 4, 2 e ivi stesso, in nota marginale, avrebbe attinto D. la citazione del luogo ciceroniano.
Ora ognun sa che le note filologiche e di richiamo alle fonti letterarie nelle più tarde edizioni a stampa del Corpus ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] Pauli), assai più ricca di spunti letterari e ‛ strutturali '; per non dire di testi fortunatissimi nel Medioevo quali il ciceroniano Somnium Scipionis nel commento di Macrobio, il De Nuptiis Philologiae et Mercurii di Marziano Capella e il Corpus ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...