MOROSINI, Barbone
Gino Benzoni
MOROSINI, Barbone. – Nacque nel 1414 a Venezia, figlio di Barbone di Marco Morosini, del ramo della «sbarra» che ne contrassegna lo stemma, e di una Contarini.
Il padre [...] » nonché del diritto di cui era «peritissimus». Rimangono senza riscontro il commento, che avrebbe composto, al ciceroniano Somnium Scipionis e la riflessione, che avrebbe ultimata, De immortalitate animae ad mentem Aristotelis. Appurabili sono ...
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LORENZINI, Francesco Maria
Valentina Gallo
Nacque a Roma il 4 ott. 1680 da Sebastiano e Orsola Maria Neria, bolognese. La famiglia del padre, fiorentina, si era trasferita nell'Urbe al seguito di Cristina [...] cui fece rappresentare commedie plautine (Epidicus, Curculio, Menaechmi, Captivi, Miles gloriosus) e l'Eunuchus di Terenzio, nonché il dialogo ciceroniano De amicitia e la contesa tra Ulisse e Aiace per le armi di Achille (Ovidio, Met., XIII, 1-398 ...
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temperare
Eugenio Ragni
(temprare) - Nel significato originario del latino temperāre, " mescolare in giuste proporzioni ", il verbo è usato da D. in quasi tutte le accezioni figurate già esistenti nel [...] la luce divina che la attua; e nel matura e dispone di Cv IV XXI 4. D. può aver mutuato l'espressione da Cicerone (Rep. VI 17), " mens mundi et temperatio ", anch'essa riferita al sole; o averla desunta (e vi sarebbe allora prevalente una sfumatura ...
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Taide
Manlio Pastore Stocchi
Etera ateniese (sec. IV a.C.), cui furono attribuite imprese e fortune che ne favorirono la fama leggendaria e determinarono l'assunzione del suo nome con valore antonomastico, [...] una fonte intermedia; e prevale ora tra i dantisti l'opinione che questa fonte sia da riconoscere nel De Amicitia di Cicerone, operetta familiare a D. e citata già da Pietro nella seconda e terza redazione del suo commento (sia pure come elemento ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] de numeris", il 4 un "de praedicamentis", il 5 e il 6 un "de relativis". Aristotele non è mai esplicitamente richiamato, ma con Cicerone è sicuramente tra le fonti di B. (Schurr, pp. 78-86). B. stesso sembra del resto accennare a questa sua scelta di ...
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MONICO, Jacopo
Michele Gottardi
– Nacque a Riese, nel Trevigiano, il 26 giugno 1778, da Adamo e da Angela Cavallini.
Dopo aver ricevuto la prima educazione dal parroco di Altivole, nel 1789 il M. entrò [...] di sollevarlo da alcuni debiti verso l’erario.
La sua prima pastorale, redatta in un dotto e solenne latino di gusto ciceroniano, inviata da Ceneda alla vigilia del suo ingresso, tesseva gli elogi del clero veneziano, del capitolo e del seminario ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] sono perduti, come le trascrizioni del L.; una copia, peraltro contaminata, dell'apografo del L. del codice ciceroniano è nel ms. B.2 della Cornell University Library di Ithaca, NY.
Nella lettera con la quale accompagnava l'invio a Guarino, il ...
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DE LIGNAMINE (Del Legname, La Legname, o Legname), Giovanni Filippo
Carmelo Alaimo
Nacque intorno al 1428 a Messina da nobile famiglia. La data di nascita è desumibile dalla dedica dell'Herbarium di [...] editore: scrisse infatti le prefazioni alle sue edizioni, mettendo a frutto la conoscenza del latino in dediche di sapore ciceroniano indirizzate il più delle volte a Sisto IV, ma anche a cardinali, abati ed alti personaggi del mondo ecclesiastico ...
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FERRO, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque il 18 giugno 1509 a Venezia da Nicolò (provveditore a Peschiera, nel 1489-90 e, nel 1496-98, ad Asola nonché membro del Senato, morto, all'incirca, nel 1512) di Girolamo [...] che il F. era stato "eloquentissimo et prestantissimo senatore", che "tradusse cinque orazioni di Demostene e gli officii di Cicerone" e che stampò "altre cose", però "senza porvi il suo nome". Arduo per questi presunti scritti anonimi del F ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] della Sapienza. In tale veste scrisse un componimento poetico per celebrare la scoperta del palinsesto ciceroniano compiuta da A. Mai (De Marco Tullio Cicerone, deque Angelo Maio… eius De republica libros a tenebris vindicante. Elegia, Romae 1820 ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...