Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] ). S. fu pertanto uno degli scrittori latini più amati e letti nel Medioevo: all'Umanesimo apparve, insieme a Cicerone, il moralista per definizione. Nella sua opera principale, le Lettere a Lucilio, accanto allo splendore singolare e nuovo dello ...
Leggi Tutto
Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] P. scrittore per la preziosità linguistica ebbero modo di esprimersi nel corso di un'importante polemica col ciceroniano P. Cortesi, della quale sono testimonianza alcune lettere conservate nell'epistolario polizianesco: di fronte ai ciceroniani che ...
Leggi Tutto
Geert Geertsz (che doveva poi tradurre il suo nome in quello umanistico di Desiderio Erasmo) nacque a Rotterdam la notte fra il 27 e il 28 ottobre probabilmente del 1466; era figlio naturale di un certo [...] puerili, alcuni Colloquî, il Metodo degli studî, l'Abbondanza dei vocaboli, il Modo di scrivere le lettere, il Ciceroniano, ecc.) a trasformare l'educazione e i suoi metodi: ne espunge l'imitazione servile, segno di schiavitù intellettuale; celebra ...
Leggi Tutto
POLLIONE, Asinio (C. Asinius Cn. f. Pollio)
Arnaldo MOMIGLIANO
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Uomo politico e scrittore romano. Nato nel 76 a. C., da famiglia d'origine marrucina, ebbe il padre [...] Appiano e di Plutarco. Fra i frammenti più interessanti si deve ricordare il ritratto di Cicerone, disegnato con tratti netti e vigorosi. Nell'epistolario ciceroniano (Fam., X, 3.1-33) sono conservate tre lettere di P. importanti come documento delle ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] in omni expositione ambigat (cit. in Fubini 2003a, p. 28).
Che è poi il concetto che così espone sinteticamente il ciceroniano Paolo Cortesi (1465-1510) nel dialogo De hominibus doctis: «Che vale dire il vero, se poi si confonde tutto oscuramente ...
Leggi Tutto
LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] dialogo, Cicero revocatus, che costituisce una vera e propria difesa d'ufficio, il L. descrive invece il rimpianto che Cicerone ha lasciato dietro di sé, e lo fa richiamare dall'esilio. Il tema del contrasto fra sapienza cristiana ed eloquenza ...
Leggi Tutto
Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] l’oratoria e la retorica, intesa come arte del rettore comunale (ne sono esempio la Rettorica di Brunetto Latini, dal ciceroniano De inventione, e le varie versioni toscane e bolognesi del Fiore di rettorica, dalla Rhetorica ad Herennium), o la ...
Leggi Tutto
RICCIOLINI, Michelangelo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
RICCIOLINI, Michelangelo. – Nacque a Roma il 29 settembre 1654, da Damiano, di Todi, e da Flaminia Piccolini, di Norcia. Il padre era auditore [...] , con il fiorista Nicolò Stanchi e altri collaboratori, realizzando nel catino absidale S. Girolamo giovinetto punito perché troppo ciceroniano e tre dipinti nella volta, l’Assunzione della Vergine, Gli angeli presentano la croce a s. Francesco e ...
Leggi Tutto
VALLAURI, Tommaso
Michele Curnis
– Nacque a Chiusa di Cuneo il 23 gennaio 1805 da Pietro Francesco e da Maria Cristina Voena; ebbe come secondo nome Francesco e come terzo Napoleone, perché il padre [...] 1860), tutti composti in un «latino ricercato ed efficace, non privo [...] di impronte originali: Vallauri conosce bene Cicerone, ma non è scrittore ciceroniano» (Gianotti, 2000, p. 223). Tra il 1850 e il 1858 editò una collana di numerosi autori ...
Leggi Tutto
FERRUCCI, Luigi Crisostomo
Lidia Maria Gonelli
Nacque a Lugo (Ravenna) il 31 dic. 1797, da Filippo Ferruzzi, proprietario terriero e da Violante Malerbi.
A partire dal 1824,il F. (insieme con il fratello [...] contraffazione (si veda per un riepilogo della vicenda un articolo dello stesso F., Lettera in difesa dei nuovi frammenti della disputa di Cicerone, De fato, in Memorie di religione, di morale e di letteratura, s. 3, XVI [1854], pp. 67-82).
Il F. si ...
Leggi Tutto
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...