Rettorica [sempre -tt- secondo la grafia medievale, con etimo sentito da rector, non da rhetor; francese, infatti, rect]
Francesco Tateo
Ricordata da D. fra le sette scienze del Trivio e del Quadrivio [...] solo con lo studio diretto di alcune fra le opere dell'antichità più divulgate, la citata Rhetorica ad Herennium, il De Inventione di Cicerone e l'Ars poetica di Orazio, che egli cita, ma con le ‛ arti poetiche ' dei secoli XII e XIII (di Giovanni di ...
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VETTORI, Piero
Giorgio Piras
Nacque a Firenze il 3 luglio 1499 da Iacopo di Luigi, di illustre famiglia appartenente al patriziato, e Elisabetta Giacomini Tebalducci (m. 1528). Talvolta è definito “il [...] , nel 1571 per i Giunta le Epistolae ad Atticum, ad Brutum e ad Q. fratrem (incompiuto il progetto di una giuntina di Cicerone in ottavo, cfr. Lo Re, 2005, pp. 259 s.). In questa, come nelle altre numerose edizioni da lui curate, è peculiare il ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] avrebbe dovuto collegare la restaurazione della pietà all'elaborazione e perfezionamento di un modello linguistico ispirato all'esempio ciceroniano e capace di armonizzare la scienza umana con quella delle cose divine. Si spiega così la consuetudine ...
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FAZINI, Marco Lucido, detto Fosforo
Franco Pignatti
Nacque probabilmente a Roma nella seconda metà del XV secolo. Le scarse notizie biografiche che lo riguardano sono relative per lo più alla pretesa [...] del dialogo è premessa una lettera del F., seguita da una del Poliziano, in cui sono elogiati lo stile ciceroniano e l'obiettività di giudizio mostrata nell'opera. Il F. è menzionato ancora nel De cardinalatu dello stesso Cortesi (Romae ...
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GARZONI, Giovanni
Roberta Ridolfi
Nacque di nobile famiglia, a Bologna nel 1419, da Bernardo, professore di medicina e di filosofia morale nell'ateneo di quella città (fino all'anno 1448), e da Giovanna [...] , agiografia, pedagogia, filosofia, letteratura, grammatica e soprattutto di storia, scrivendo un'infinità di componimenti in pomposo stile ciceroniano, la maggior parte dei quali rimane inedita (di essi G. Fantuzzi e L. Frati ci forniscono un ...
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LORENZI, Costantino
Mario Allegri
Nacque a San Nicolò di Terragnolo, presso Rovereto, nel 1754. La distruzione dell'archivio parrocchiale ha cancellato ogni traccia della famiglia, che si sa comunque [...] nostalgico al passato l'opera più importante del L., De vita Hieronymi Tartarotti libri III, in forbito stile ciceroniano, che riproponeva in appendice il Commentariolum de Clementino Vannettio (ibid. 1805) e determinò in tal modo le coordinate ...
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Cassio Longino, Gaio
Manlio Pastore Stocchi
Antonio Martina
Fu, con M. Giunio Bruto, animatore della congiura contro Cesare; e con Bruto e nell'ombra di lui subì presso i posteri la varia fortuna riserbata, [...] Anton. XI 6; Brut. VIII 2 e XXIX 1). D. lo avrebbe quindi confuso con Lucio Cassio, seguace di Catilina, ricordato da Cicerone (Catil. III VII 16 " non mihi esse P.Lentuli somnum, nec L. Cassi adipem, nec C.Cethegi furiosam temeritatem pertimescendam ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La prima letteratura cristiana in latino e la resistenza della poesia profana
Silvia Azzarà
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La più antica [...] l’Octavius, unica opera apologetica latina in forma dialogica. Minucio utilizza la forma classica del dialogo filosofico ciceroniano per veicolare il messaggio cristiano: destinatario ideale sono i pagani colti, che devono pertanto essere raggiunti ...
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sozzo
Anna Maria Andreoli
‛ Vocabulum hirsutum ', compare soltanto nella Commedia, e soprattutto nell'Inferno, dove ha il significato di " lordato ", " sporco ", " immondo ", ma anche di " annérito [...] , in Lect. Scaligera I 605), il quale però non rimanda s. all'ascendenza biblica, bensì a quella realistico-farsesca della fonte ciceroniano-terenziana.
In Pd XIX 136 parranno a ciascun l'opere sozze / del barba e del fratel, cioè dello zio e del ...
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celestiale
Andrea Mariani
. L'aggettivo compare più spesso di ‛ celeste ', e più di frequente in prosa (ma solo nel Convivio) che in poesia, mentre ‛ celeste ' è usato solo in poesia. Per quanto riguarda [...] ciò v. ANIMA. In IV XXI 9 la celestiale anima che discese in noi, de l'altissimo abitaculo venuta, è traduzione del ciceroniano (Senect. XXI 77) " est enim animus caelestis ex altissimo domicilio depressus ", secondo un concetto platonico-pitagorico. ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...