Cicerone, Marco Tullio
Massimo Di Marco
Grande oratore, scrittore e politico dell'antica Roma
Cicerone fu un importante uomo politico romano del 1° secolo a.C., ma deve la sua fama soprattutto alla [...] . Antonio non tardò a vendicarsi: dopo la costituzione del secondo triunvirato con Ottaviano e con Lepido, i suoi sicari raggiunsero Cicerone presso la sua villa di Formia e lo uccisero (43 a.C.).
Le opere
Lo stile. La sua vastissima produzione ...
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Fratello minore dell'oratore (104 circa - 43 a. C.), governò come questore l'Asia dal 61 al 59. Legato con Cesare in Gallia, dimostrò coraggio e perizia, dedicando alla poesia gli ozî del campo. Fu ucciso [...] morte del fratello. Restano di lui il Commentariolum petitionis, scritto per la candidatura di M. Tullio al consolato, e 20 versi sullo zodiaco (De signis). Cicerone gli dedicò il De oratore, e lo fece comparire come interlocutore nel De divinatione. ...
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Figlio dell'oratore e di Terenzia (n. 65 - m. circa 27 a. C.); fu con Pompeo contro Cesare, e a Farsalo (48 a. C.) ebbe il comando di un reparto. Il padre lo mandò poi a studiare filosofia ad Atene, dove fu tra i giovani che accolsero con simpatia Bruto, dopo l'uccisione di Cesare. Tornato a Roma nel 39, fu fatto da Augusto augure e nel 30 console. Fu poi proconsole in Asia e legato di Augusto in Siria ...
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Cavaliere romano amico di Cicerone, ben voluto da Cesare e da Augusto, che in tre libri intitolati, secondo Columella, Cocus, Cellarius, Salgamerius (il cuoco, il dispensiere, il preparatore di conserve) [...] trattò di arte culinaria ...
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1. Amico di Cicerone, per la solidarietà manifestata durante il suo esilio fu bandito da Roma dal console Gabinio (58 a. C.); fu edile nel 45. 2. Nipote (m. 33 d. C.) del precedente, amico di Orazio, console [...] nel 3 d. C., legato di Tiberio in Pannonia (10-13) e in Dalmazia, proconsole d'Africa nel 15-16, nel 20 gli fu impedito da Tiberio di esercitare l'ufficio di legato in Siria; praefectus urbis nel 32 ...
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Figlio (Ansbach 1455 - Arneburg 1499) dell'elettore Alberto Achille, nel 1470 assunse l'amministrazione dell'elettorato che ereditò indiviso dopo la morte del padre, avvenuta nel 1486. Il suo governo fu [...] contrassegnato dalla ricostruzione finanziaria e dall'ingrandimento territoriale dello stato (signoria di Zossen, in Lusazia). Colto umanista, ebbe perciò aggiunto al proprio nome l'appellativo di Cicerone. ...
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Figlio del triunviro; amico di Cicerone; legato di Cesare nella guerra gallica, fu a capo di importanti missioni (58-56 a. C.). Nel 53 nella battaglia di Carre fu ucciso dai Parti e il suo capo mozzo, [...] infisso su un'asta, fu mostrato dal nemico al padre ...
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Pretore urbano (63 a. C.); appoggiò Cicerone nella scoperta della congiura di Catilina; propretore della provincia d'Asia (62), fu, al ritorno, accusato di concussione, ma venne assolto in seguito alla [...] difesa fatta da Ortensio e da Cicerone. ...
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Cittadino di Ameria (od. Amelia), difeso da Cicerone (80 a. C.) in un processo intentatogli da Crisogono, liberto di Silla, con l'accusa di avere ucciso il padre (i beni del quale lo stesso Crisogono aveva [...] carpito mediante la proscrizione). L'orazione in sua difesa, Pro Sexto Roscio Amerino, è la seconda in ordine cronologico, tra quelle di Cicerone, ed è una delle più perfette. ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...