MODICA (Μότυκα, Μότουκα; Mutyce)
A. Di Vita
Antico centro siculo in provincia di Ragusa.
Posto all'origine del fiume "di Scicli" o "Modicano", fu di notevole importanza fra il X ed il VII sec. a. C., [...] fattura.
Dalle fonti sappiamo che in età repubblicana l'ager Mutycensis faceva parte dell'ager decumanus della provincia di Sicilia (Cic., Verr., iii, 101, 120; dallo stesso, apprendiamo che nel 73 a. C. il distretto agrario di Mutyce comprendeva 187 ...
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MINTURNO (Minturnae)
A. Maiuri
Era, insieme con Ausona e Vescia, una delle tre principali città del territorio degli Aurunci. Posta nel piano sulla sponda destra del Liri, a breve distanza dalla foce, [...] mercato agricolo della pianura. Lambita in origine dal Liri, non è peraltro escluso che, costruito un ponte (il Pons Tirenus, Cic., Attic., xvi, 13 a, 1) qualche sobborgo della città sorgesse anche sulla sponda sinistra (Plin., Nat. hist., iii, 59 ...
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Vedi CESARE dell'anno: 1959 - 1994
CESARE (C. Iulius Caesar)
A. Giuliano
Nato a Roma il 1° luglio del 100 o del 102 a. C., bandito da Silla, prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e [...] in una congiura il 15 marzo del 44 a. C. mentre si accingeva ad una spedizione militare in Oriente.
Numerosi autori antichi (Cic., Brut., 75; Vell., II, 41; Appian., Bell. civ., II, 151; Cass. Dio, xliii, 43; Plut., Caes., 4, 17) descrivono la figura ...
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ARTIFICIUM
S Ferri
In generale il termine riguarda la esplicazione di svariate attività tecniche. Dal punto di vista dell'arte, significa la realizzazione di una volontà artistica in un dato materiale, [...] descrizione delle opere d'arte, significa spesso abilità, perfezione: Stesichori statua... summo ut putant artificio facta; singulari opere artificioque perfectum; non solum artificio sed etiam pretio quaestuque (Cic., Verr., 3, 87; 5, 73; 5, 124). ...
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COLLOCATIO
S. Ferri
È classico l'esempio di Cicerone (Orator, 234): "se uno scindesse nei singoli particolari lo scudo di Fidia, distruggerebbe la bellezza complessiva della c., cioè della composizione" [...] ", dove la c. denota un procedimento intenzionale di disposizione artistica della crusta, cioè del rivestimento marmoreo a lastre.
In campo retorico, la c. deve esser "iuncta, cohaerens, lenis, aequabiliter fluens" (Cic., De Orat., 3, 43; 3, 53). ...
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Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] nel 263 a. C., quando fu dedotta la colonia latina di Aesernia, ma rimase un centro fiorente per la fertilità del suo territorio (Cic., Planc., 22; Leg. agr., ii, 66; Horat., Carm., iii, 5, 55; Cat., Agr., 136, 1) noto per le colture d'olivo (Cat ...
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EPICURO (᾿Επικούρος, Epicurus)
A. Giuliano
Filosofo, nato a Samo (342-341 a. C.); si recò diciottenne ad Atene.
A trentadue anni fondò una scuola filosofica insegnando prima a Mitilene, poi a Lampsaco. [...] una statua bronzea (Diog. Laert., x, 5); le sue immagini erano molto diffuse nel mondo antico, persino su piatti ed anelli (Cic., De fin., v, 3).
I ritratti di E. ci sono conservati attraverso una trentina di repliche di età romana, due di esse ...
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Vedi AQUINO dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUINO (v. vol. i, p. 522)
C. F. Giuliani
La città sfruttava per le sue difese orientali una serie di tre laghi, ora prosciugati, mentre sui lati NO e S usufruiva [...] una superficie di 850.000 m2, dimensione che si accorda con la fama di grande città che A. aveva nell'antichità (cfr. Cic., Philipp., ii, 106; Sil. Ital., viii, 405; Strabo, v, 9, 237).
La struttura urbanistica delinea uno schema regolare composto di ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] riunito delle due dee si ricordi la presenza delle vestali nelle cerimonie, la dedica di una edicola da parte di una vestale (Cic., De domo, 136), l'immagine di Vesta sull'altare di Napoli. Le sculture conservate sono tutte di piccolo modulo, al più ...
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POINA (Ποινή, Poena)
P. Moreno
È la personificazione del castigo e della vendetta divina (ποίνα); detta Ποινή nei tragici greci, dove è considerata alla stregua di un dèmone (Aysch., Eum., 321; Choeph., [...] (Varr., Eum., fr. 117, 223) talvolta dei personaggi diversi che coabitano con le Furie nell'Averno (Sil. Ital., ii, 551; Cic., in Pis., 91; Lucan., vi, 695, ecc.). L'equivalenza delle Ποιναί con le Erinni è pure documentata dalla pittura del vaso da ...
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cicuta
s. f. [dal lat. cicuta]. – 1. Genere delle ombrellifere (lat. scient. Cicuta), con tre specie, dell’emisfero boreale, di cui una è la c. acquatica (lat. scient. Cicuta virosa), che cresce anche (attualmente molto rara) nell’Italia settentr.,...
cicutossina
s. f. [comp. aplologico di cicuta e tossina]. – Principio attivo isolato dalla cicuta acquatica (Cicuta virosa), tossico, che si presenta come un solido cristallino.