Nome gentilizio romano che appare anche nella forma Atidius, e, meno frequentemente, nelle forme At(t)iedius e Attedius. Il gentilizio deriva dal prenome italico antichissimo Attus, dal quale hanno anche [...] Gallie Cisalpina e Narbonense.
Fra gli Attidî di cui ci è serbata memoria, vanno ricordati:
1. un Attidius minister di Verre (Cic., Verr., III, 75);
2. un Attidius di grado senatorio il quale fu messo a morte da Mitridate;
3. un Attidius Cornelianus ...
Leggi Tutto
virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] esplicata.
Il sostantivo latino virtus, avvertito nella sua derivazione etimologica da vir (" Appellata est enim a viro virtus ", Cic. Tusc. II XVIII 43), indicava anzitutto la " potenza " o " forza " (vis) qual è espressa dalle capacità naturali del ...
Leggi Tutto
Se ne contano quattordici: nove proposte dal celebre triumviro reipublicae constituendae durante il suo consolato del 44 a. C. (leges consulares) e cinque plebisciti; dei quali uno ha nome dallo stesso [...] Phil., I, 8, 19); una lex de provocatione consentiva la provocatio ad populum anche ai damnati de vi et de maiestate (Cic., Phil., I, 9, 21); quella fu abrogata l'anno dopo; questa, che Cicerone dichiarava legum omnium dissolutio (Phil., XIII, 3, 5 ...
Leggi Tutto
ARCHITETTO
G. Matthiae
I. Calabi Limentani
G. Matthiae - I. Calabi Limentani
1. - La figura professionale dell'a., cioè di chi, facendo proprie le limitazioni derivanti dalla richiesta del committente [...] (ing., II sec. a. C., lavorò per Antioco Epifane, Vitr., vii, praef. C. I. A., iii 561) (v. cossutius).
Cyrus (p., lavorò per Cicerone, Cic., Pro Mil., 17, 18; Ad fam., vii, 14; Ad Q. fr., ii, 2; Ad Att., ii, 3) (v. Kyros).
Dextrianus (a. di Adriano ...
Leggi Tutto
EUCLIDE (᾿Ευχλείδης, Euclīdes)
S. Ferri
Matematico greco. Ignoto il luogo e l'anno di nascita; fiorisce ad Alessandria attorno al 300 a. C. sotto Tolomeo I Soter (321-285), e fonda la prima Scuola Alessandrina.
È [...] Menecmo, Dinostrato; Eudemo, Tlieudio di Magnesia); certo è che egli è stato il più famoso maestro di geometria per tutta l'antichità (Cic., De orat., iii, 132) e per il Medio Evo (Archimede ha un posto a parte). Qui si considera soltanto il riflesso ...
Leggi Tutto
signoria (segnoria)
Alessandro Niccoli
Indica il potere politico, il modo con cui viene esercitato o, anche, gli ordinamenti secondo i quali quel potere concretamente si organizza e si attua, in Cv III [...] 6 né le ricchezze, né le signorie, né l'allegrezze... tra cose buone o desiderabili esser dissi (che traduce il passo di Cic. Par. I 6 " neque opes, neque imperia... in bonis rebus... esse duxi "); VIII 9 perché veggiono fare le parentele e li alti ...
Leggi Tutto
È in senso lato, nell'età romana, il territorio di uno stato politicamente costituito, sia che si tratti dello stato di Roma, sia che si tratti di uno stato straniero. In tal senso Livio ci parla dell'ager [...] p. 154, 9 segg.; Lib. col., p. 238, 5, 18; 239, 2, 5, 12; Varr. Rer. rust. I, 10, 2; cfr. I, 2, 7; Cic., De rep., 2, 14, 26) veniva fatta invece a singoli cittadini senza costituzione di un nuovo comune, e la legge, in questo caso, non determinava né ...
Leggi Tutto
Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (Ostia, Ostia Tiberina)
G. Becatti
Prima colonia di Roma, il cui nome deriva dalla foce del Tevere, ostium, presso il quale fu fondata, in funzione sia [...] alla foce e del commercio fluviale, sia per lo sfruttamento delle saline. La fondazione viene riportata dalle fonti al re Anco Marcio (Cic., De rep., ii, 3, 5; 18, 33; Liv., i, 33; Dionys., iii, 44, ecc.), ma tale antichità, difesa da alcuni storici ...
Leggi Tutto
TESPIADI (Θεσπιάδες)
C. Saletti
Con questo nome venivano indicate le Muse in quanto onorate a Tespie (Varr., De lingua Latina, vii, 20; Ovid., Met., v, 310).
La tradizione letteraria ci parla di statue [...] (Plin., Nat. hist., xxxiv, 66) ed in marmo le T. che L. Mummio portò da Tespie a Roma, collocandole ad aedem Felicitatis (Cic., Verr., II, iv, 4). Tra le opere in marmo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 33) ricorda inoltre le T. di Kleomenes che facevano ...
Leggi Tutto
elicere
Vincenzo Valente
Latinismo usato una sola volta, in rima: I' ho veduto già senza radice / legno ch'è per omor tanto gagliardo / che que' che vide nel fiume lombardo / cader suo figlio, fronde [...] D., ma sempre in senso figurato. Il significato proprio riferito al germogliare di piante era in alcuni esempi dell'uso classico: cfr. Cic. Senect. XV 51 " elicit herbescentem... viriditatem "; Plin. Nat. hist. XVII XXII 35 " palmites novos elici ". ...
Leggi Tutto
cicuta
s. f. [dal lat. cicuta]. – 1. Genere delle ombrellifere (lat. scient. Cicuta), con tre specie, dell’emisfero boreale, di cui una è la c. acquatica (lat. scient. Cicuta virosa), che cresce anche (attualmente molto rara) nell’Italia settentr.,...
cicutossina
s. f. [comp. aplologico di cicuta e tossina]. – Principio attivo isolato dalla cicuta acquatica (Cicuta virosa), tossico, che si presenta come un solido cristallino.