BROCCHI, Virgilio
Renato Bertacchini
Discendente da nobile e cospicua famiglia di Bassano del Grappa, nacque il 19 genn. 1876 da Ippolito e da Emilia Lanza a Orvinio (Rieti). Studente di ginnasio a [...] libri: romanzi, novelle, ricordi. Una produzione metodica e vastissima, che supera i cinquanta volumi, tra i quali ricorderemo il cic già citato del Figliuol d'uomo, incentrato intorno alla onesta e simpatica figura di Pietro Barra, un giovane forte ...
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STAZIO, Achille (Aquiles Estaço, Achilles Statius)
Isabella Iannuzzi
– Nacque il 12 giugno 1524 a Valdiguera, presso Evora, in Portogallo, da Paulo Nunes Estaçio; nulla è noto riguardo alla madre.
Il [...] in Topica Ciceronis et Oratio quodlubetica eiusdem. Nunc primum in lucem edita, Lovanii, Jacobus Batius, 1547; M.T. Cic. ad Trebatium Iuresconsultum Topica. In eadem Barth. Latoni ennarrationes, Ph. Melancthonis, et Ch. Hegendorphini scholia, Ant ...
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Fine (sost.; fino, in rima, nel Detto)
Vincenzo Valente
Come sostantivo, con sensi diversi, ma essenzialmente per indicare " termine ultimo " di luogo, di tempo, di azioni o cose con determinazioni espresse [...] finem mali, non quo esse desinat, sed quo usque nocendo perducat. Fines itaque isti sunt summum bonum et summum malum "; cfr. anche Cic. Fin. I 11). A tal riguardo già Aristotele aveva affermato (Eth. nic. I 2, 1094a 18-22): " Si utique est aliquis ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] sentivano oratori - con la ch., per esempio del Demostene di Polieuktos, del Grisippo o della statuetta di bronzo nel British Museum (cfr. Cic., De fin., i, 39 e Sid. Apoll., Epist., 9, 9, ii). Possediamo invece un gesto dei retori della metà del V ...
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autore
Giorgio Stabile
. Il termine a. deriva dal latino auctor ed è in stretta connessione con il concetto di auctoritas (v. per tutto ciò AUTORITADE).
Conformente ai valori di augeo (" produrre ", [...] io tolsi / lo bello stile, vv. 85-87).
Peraltro, la stretta relazione tra i due termini, oltre gli echi classici (cfr. Cic. Orat. III 10 " dicendi gravissimus auctor et magister, Plato ", De orat. I 33 " Stilus... dicendi effector et magister ", Har ...
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discendere
Antonietta Bufano
Verbo di uso molto largo, ma limitato in pratica al Convivio e alla Commedia (tre soli esempi nelle Rime, nessuno nelle altre opere). Quasi esclusivo il costrutto intransitivo. [...] occorrenza), della vertude; XXI 1, della umana bontade, 7 (la vertude intellettuale), 9 (celestiale anima discese in noi, traduzione da Cic. Senect. XXI 77) e 10 tanto discenderebbe in quella [l'anima] de la deitade, che...; Pd XIII 61 la viva luce ...
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volto
Andrea Battistini
Normalmente la voce compare come sinonimo, di tono più elevato, di " faccia " o " viso ", e non a caso nelle Rime viene riferito ora a un'immagine femminile (Donna non ci ha [...] poi che la sua mano a la mia puose / con lieto volto... / mi mise dentro a le segrete cose (cfr. " volte hilari atque laeto ", Cic. Tusc. I XLII 100); XXXI 105 Quel che tu vuo' veder... più feroce par nel volto; Pg XXX 121 Alcun tempo il sostenni col ...
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legare
Andrea Mariani
Il verbo, di uso abbastanza largo, ricorre spesso nella forma del participio, per lo più predicato. Non frequente il senso oggi comune, che è anche il più proprio, di " stringere [...] 'idea dei vignuoli, dei viticci, che ‛ si avvincono ' ai sostegni e ‛ sorreggono ' la vite (per il concetto cfr. Cic. Senect. XV 52). V. anche RILEGARE.
Il participio passato, nel senso di " lasciato in testamento " (Tommaseo, Dizionario), ricorre ...
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sostenere [ind. pres. III plur. sostegnon; pass. rem. III singol. anche sostenette; cong. pres. III singol. anche sostegna; condiz. pres. III singol. anche sosterria]
Andrea Battistini
Il verbo conserva [...] in Cv IV II 8 le parole, che sono quasi seme d'operazione, si deono molto discretamente sostenere e lasciare (cfr. Cic. Acad. II XXXII 104 " se a respondendo ut aut adprobet quid aut improbet sustinere "), così interpretato dal Busnelli: " bisogna ...
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Comune, perché fondamentale, a tutte le religioni, cominciando dalle più basse, è la credenza di una doppia sfera in cui l'essere si divide: la sfera del sacro e quella del profano. Con questa distinzione [...] aedium sacrarum et operum locorumque publicorum.
La cerimonia, più volte descritta dagli antichi (per es., Tacito, Hist., VI, 53; Cic., De domo, e le innumerevoli epigrafi: cfr. specialmente Corp. Inscr. Lat., IX, 3513; Bruns, Fontes, 8ª ed., n. 105 ...
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cicuta
s. f. [dal lat. cicuta]. – 1. Genere delle ombrellifere (lat. scient. Cicuta), con tre specie, dell’emisfero boreale, di cui una è la c. acquatica (lat. scient. Cicuta virosa), che cresce anche (attualmente molto rara) nell’Italia settentr.,...
cicutossina
s. f. [comp. aplologico di cicuta e tossina]. – Principio attivo isolato dalla cicuta acquatica (Cicuta virosa), tossico, che si presenta come un solido cristallino.