Amico di Scipione l'Africano (m. 160 circa a. C.); accompagnò Scipione in Spagna (211 a. C.) e guidò la flotta alla conquista di Cartagena (209); collaborò poi efficacemente con Scipione in Africa nella [...] ; fu infine console (140) e si oppose più tardi a Tiberio Gracco. È conservata di lui una parte dell'elogio funebre per Scipione Emiliano. L. compare come interlocutore nel dialogo Cato maior di Cicerone, che gli dedicò il dialogo sull'amicizia. ...
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Una delle due forme (l’altra è la disputatio) che assumeva l’insegnamento nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento. Consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere [...] di alcuni auctores: per l’insegnamento del trivio, Donato, Cicerone, Prisciano ecc.; per la filosofia, Aristotele (tenendo presenti i commentatori greci e arabi, soprattutto Averroè); per la medicina Galeno, il Canon di Avicenna ecc.; per la teologia ...
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La prima delle cinque parti in cui la retorica divide tradizionalmente il discorso. È il reperimento delle idee, degli argomenti, veri o verosimili, utili ai fini del discorso stesso. De inventione è il [...] titolo di una trattazione retorica in due libri, di Cicerone, composta nell’85 a.C. circa
Nella filosofia scolastica si parla di i. quando ai vari processi logici di elaborazione di idee è contrapposto il procedimento di scoperta di queste stesse ...
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inventio
Francesco Tateo
Costituisce nella retorica classica la prima delle operazioni che competono all'oratore, ossia il concepimento della materia e la scelta degli argomenti. Dal De Inventione (conosciuto [...] come Rhetorica vetus) e dalla Rhetorica ad Herennium (attribuita a Cicerone e intitolata Rhetorica nova) la dottrina dell'i. passa nelle artes dictaminis e nelle ‛ arti poetiche ' del Medioevo, adattandosi alle esigenze dello stile epistolare e della ...
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(lat. Tusculum) Antica città latina, nei Colli Albani, a E dell’od. Frascati. Sicuramente già frequentato nell’età del Bronzo, il sito dovette configurarsi come città tra il 7°-6° sec. a.C. Si conservano [...] resti di ville patrizie (quelle di Cicerone, presso villa Rufinella; Lucullo, presso villa Torlonia; dei Quintili, sottostante la villa Mondragone). L’abitato si sviluppava su un piccolo altopiano ai piedi del Monte Tuscolo, sul quale si vedono ...
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MALVEZZI CARNIANI, Teresa
Guido Mazzoni
Nacque in Firenze, nel 1785; nel 1802 sposò il conte Francesco Malvezzi di Bologna. Morì nel 1859. Fu buona letterata; e non mancò di valore, nella cerchia della [...] scuola puristica e classicheggiante, più come traduttrice di Cicerone (la Repubblica, Bologna 1836, Lucullo o sia il secondo dei primi due libri accademici, Bologna 1836, ecc.) e del Pope (il Riccio rapito, Bologna 1822 ecc.) che come autrice di ...
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1. Uomo politico romano del sec. I a. C., nato a Cadice nella Spagna. Combatté durante la guerra sertoriana contro il grande condottiero, al quale Cadice fu ostile, e si guadagnò così il favore di Pompeo, [...] si conosce la data), lasciò a ogni cittadino romano 25 denari (Dione, XLVIII, 32, 3).
Amante della letteratura, oltre che con Cicerone e con Attico, coltivò amichevoli relazioni con Varrone (Cic., Ad fam., IX, 6,1). Persuase, anche lui, Aulo Irzio a ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] Cv I XI 1-2), e s'intende che la viltà d'animo è lo stesso che non-nobiltà e dipende fedelmente da Cicerone (Fin. I II 5 " rudem enim esse omnino in nostris poëtis aut inertissimae segnitiae est aut fastidii delicatissimi "). È per questa viltade che ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] lucida e penetrante. L. è autore del De rerum natura, a noi giunto nella forma che, a quanto pare, gli dette Cicerone quando alla morte del poeta ebbe tra le mani il manoscritto (compiuto ma non limato) e lo rivide rapidamente per la pubblicazione ...
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Grammatico greco vissuto in Roma nel 1º sec. d. C., sotto l'imperatore Claudio; scrisse in greco di grammatica e sintassi latina in relazione al greco. Se ne hanno citazioni nei grammatici latini. Sembra [...] appartenere a lui lo scritto contro il De republica di Cicerone confutato da Svetonio, che è attribuito a Didimo detto Calcentero. ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...