Retore greco di Alabanda (come il suo omonimo e parente A. Molone, e al pari di lui scolaro di Menecle, famoso retore del tempo); dal 120 circa a. C. tenne a Rodi una reputatissima scuola d'eloquenza asiana, [...] quel genere cioè detto poi da Cicerone più grazioso che grave. Secondo Cicerone (De oratore), A. irrideva la filosofia e amava i motti scherzosi e le frasi piccanti. ...
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Tipografo (n. Magonza, metà circa del sec. 15º - m. forse Lione 1522 circa); a Foligno, socio di Emiliano degli Orfini, stampò (1470) il De bello italico adversus Gothos di L. Bruni, poi le Epistulae ad [...] familiares di Cicerone, e infine (1472), per la prima volta, la Divina Commedia con la collaborazione di Evangelista Angelini di Trevi. Lavorò poi in Germania e in Francia. ...
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Console nel 136 a. C., combatté senza successo in Spagna: aveva con sé come legati Quinto Metello Macedonico e Quinto Pompeo, suoi nemici personali. Appartenne al circolo letterario degli Scipioni; è uno [...] degli interlocutori del De republica di Cicerone. ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] da 3 o 4 soldi a meno di un soldo.
Se riflettiamo sul fatto che nel 1460, all'asta di Piero Tomasi, le Epistolae di Cicerone sono aggiudicate a 3 ducati, la diminuzione di prezzo è notevole: il de Madiis le vende a poco più di 3 lire, un sesto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione letteraria romana ci si presenta [...] non è un Lucio Silla, ed è convinto che si possa ottenere molto di più con la clemenza che non con le persecuzioni. Cicerone ha salva la vita e le sostanze, ma non può certo chiedere alla clemenza di Cesare di restituirgli anche il ruolo politico di ...
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Composizione filosofico-letteraria scritta per consolare sé o altri di qualche dolore. Il genere fu già in uso fra i letterati-filosofi greci: tipico il περὶ πένϑους, perduto, di Crantore, accademico del [...] 4°-3° sec. a.C. Cicerone scrisse un De consolatione per la morte della figlia Tulliola; Seneca la C. ad Marciam, la C. ad Polybium, la C. ad Helviam matrem. La C. ad Liviam, carme in distici diretto a consolare Livia della morte del figlio Druso ...
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Uomo politico e letterato romano (2º-1º sec. a. C.); di famiglia patrizia, trovò la morte per opera di Mario e Cinna nei disordini dell'87 a. C. Maggiore notorietà raggiunse come oratore (è citato con [...] lode da Cicerone) e poeta tragico. ...
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MISSIRINI, Melchiorre
Egidio Bellorini
Poligrafo, nato a Forlì il 18 gennaio 1773; fu sacerdote e visse a lungo prima a Roma e poi a Firenze, dove morì il 18 dicembre 1849.
Fece traduzioni di Pindaro, [...] di Cicerone, delle Satire di Lodovico Sergardi (Quinto Settano) e anche di qualche poesia del Byron; scrisse una Vita di Dante (1843) e varî altri Scritti relativi a Dante (Milano 1844); illustrò la vita e le opere di Raffaello, di Michelangelo, di B ...
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. Allorché gli astri divennero oggetto d'adorazione (vedi astrolatria), lo stesso caelus aeternus (cfr. Cicerone, Somn. Scip., 4), anzi la stessa eternità (cfr. Proclo, In Timaeum, 248 D), in greco ὁ ᾿Αιών, [...] l'Eone, e in latino Aevum, diventò una divinità e la più alta di tutte (cfr. nel parsismo Zervan Akarana "il tempo infinito", ovvero, secondo l'attestazione di Eudemo, lo spazio e il tempo primordiale): ...
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Città della Cilicia interna, così chiamata da Antioco IV Epifane; il suo nome originario era (Oniandos. Pompeo, dopo la vittoria sui pirati, vi stabilì un certo numero di questi; Cicerone la ricorda a [...] proposito della sua campagna in Cilicia, dicendoci che essa era a una giornata di cammino dall'Amano; la Tabula Peutingeriana la pone a metà strada fra Alessandria all'Isso e Anazarbo: tuttavia la sua ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...