Scrittore latino (sec. 4º-5º d. C.), originario forse dell'Africa, dell'ambiente pagano di Simmaco. Abbiamo di lui: il commento al Somnium Scipionis di Cicerone, in cui M. espone dottrine filosofiche e [...] scientifiche della tarda età ellenistica (dando largo spazio al neoplatonismo) e che fu una delle fonti più importanti per la cultura filosofico-scientifica del Medioevo, soprattutto tra 9º e 12º secolo; ...
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Filosofo epicureo (m. 70 a. C. circa), forse di origine ateniese; nell'88 era già a Roma ove era il più in vista tra gli epicurei. Cicerone, che lo ascoltò, ne ricorda l'opera Sugli dèi. ...
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qualita
qualità
Dal lat. qualitas, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone). In generale, il termine filosofico designa qualsiasi [...] aspetto formale, e concretamente determinato, di una data realtà. Questo suo aspetto formale, d’altronde, fa sì che alla determinazione qualitativa astrattamente presa rimanga obiettivamente estraneo il ...
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hormen
Andrea Mariani
Accusativo (greco ὁρμή, ὁρμῆς) che D. considera, invece, nominativo. Il vocabolo, che nella terminologia stoica vale " istinto ", " zelo ", " impulso ", si trova in Cicerone (Fin. [...] V VI 17), che D. segue molto da vicino in Cv IV XXII 4 de la divina boutade... nasce uno rampollo, che li Greci chiamano ‛ hormen ', cioè appetito d'animo naturale. Il termine compare anche in XXI 13 l'appetito ...
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Filosofo accademico, scolaro di Clitomaco di Cartagine, a cui successe nel 110-09 a. C. nella direzione dell'Accademia. Nell'88, a Roma, ebbe come scolaro Cicerone. Pur muovendo dallo scetticismo di Carneade, [...] F. accentuò gli aspetti positivi del suo probabilismo, riavvicinando la filosofia accademica all'antico "dogmatismo" platonico. Fondò la cosiddetta Quarta Accademia, e aprì la via alla più decisa e conseguente ...
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PORCIE, LEGGI
Gaetano Scherillo
. L'esistenza di tre distinte leggi sullo stesso argomento, la provocatio ad populum, è attestata esplicitamente soltanto da un passo di Cicerone (De rep., II, 31, 54): [...] le altre fonti ne menzionano soltanto una. Comunque una di esse, la lex Porcia de tergo civium, è attribuita a M. Porcio Catone il Censore, verso il 195 a. C. (559 di Roma), che pronunziò una suasio in ...
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VALDARFER, Cristoforo
Tammaro De Marinis
Nato a Ratisbona, fu tra i primi tipografi venuti a Venezia, dove cominciò con lo stampare il De Oratore di Cicerone (1470) e la prima edizione del Decamerone, [...] apparsa nel 1471 (Milano, Biblioteca Ambrosiana). Delle altre 11 opere note alcune recano la data del 1471, altre sono prive di data.
Poi il V. si trasferì a Milano; un contratto da lui stipulato per l'impianto ...
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STESICORO (Στησίχορος)
G. Sena Chiesa
Poeta greco, nativo di Imera in Sicilia, maestro della poesia corale. Visse tra il VII e il VI sec. a. C.
Da un passo di Cicerone (In Verr., ii, 35, 86), è noto [...] con sicurezza se questa immagine di S., l'unica per ora a noi nota, si ispiri all'opera descritta da Cicerone.
Per una sua possibile influenza sulla iconografia delle rappresentazioni mitologiche nell'arte della Sicilia e della Magna Grecia, v. sele ...
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Editore e tipografo (San Severo 1450 - Milano 1522); attivo a Milano dal 1491, pubblicò numerose edizioni soprattutto di classici, valendosi dell'opera dei fratelli Le Signerre (Cicerone, 1498-99), di [...] U. Scinzenzeler (Livio, 1495), di Ambrogio di Caponago dal 1498 al 1500 (Statuti di Milano, Terenzio, Claudiano), dei fratelli De Lignano (Patria historia, figurata, di Bernardino Corio, 1503). Tra le ...
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Nacque intorno al 150 a. C. e nel 109 fu, pare, come pretore al governo d'una provincia granifera, probabilmente la Sicilia (Cicerone, Verr., III, 209). Candidato al consolato per gli anni 106, 105 e 104, [...] M. Mario Gratidiano.
La sua rettitudine era proverbiale: hoc verum est; dixit enim Q. Catulus (Cic., De or., II, 173). Cicerone esalta anche le sue doti letterarie, specialmente oratorie (Brutus, l. c.), e ne fece uno degli interlocutori del II e III ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...