TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] cui anch'esso si rifaceva.Oltre che nel mondo orientale, l'attributo delle protomi leonine, derivato dalle immagini della dea Cibele, è presente anche in quello romano, come testimonia il t. marmoreo proveniente dalla città di Luni (Torino, Mus. di ...
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CONCA, Tommaso
Olivier e Geneviève Michel
Figlio del pittore Giovanni e di Anna Laura Scarsella, nacque a Roma il 22 dic. 1734 e venne battezzato in S. Lorenzo in Damaso il 24. Un elogio funebre conservato [...] destinata a custodire gli oggetti egizi della collezione Borghese. I lavori proseguirono fino all'ottobre 1782. Il motivo centrale è Cibele che versa i suoi doni sull'Egitto. La composizione dipinta ad olio su tela è circondata da una decorazione ...
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THYSDRUS
L. Foucher
Il villaggio di El Jem, in Tunisia, situato a 65 km da Sousse e a 40 km dal mare occupa, in parte, il luogo dell'antica città di Thysdrus. L'esplorazione del luogo non è stata ancora [...] messe in luce in diversi punti della città: di divinità, Venere, Iside, Serapide, Vittoria, frammenti del trono di Cibele, teste di imperatori, Adriano, Antonino Pio, Lucio Vero.
Ma gli scavi di Th. hanno soprattutto rivelato ville, generalmente ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] dei loro quadri corpi molli ed effeminati anziché virili e sani.
10) Megabyzos (Tzetz., Chil., viii, 398) altro sacerdote di Cibele, che taluno ha voluto identificare con il dipinto precedente (Ferri, Plinio, p. 155, nota).
Tra i dipinti di vario ...
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MARCHIORI, Giovanni
Massimo De Grassi
Nacque a Caviola d'Agordo, nel Bellunese, il 31 marzo 1696 da Marchioro e da Maria Maddalena Fent.
Primo documento ufficiale sulla sua attività è il contratto di [...] Venezia. Oltre a molti lavori per le chiese del territorio, spedì nel 1761 in Baviera le statue marmoree di Saturno e Cibele, a tutt'oggi nel parco del castello di Nymphenburg di Monaco. Tre anni dopo ricevette anche una richiesta della corte russa ...
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ALARI BONACOLSI, Pier Iacopo, detto l'Antico
Marco Chiarini
Nacque probabilmente in Mantova da Antonio "de Halari", che nella città aveva dimora, qualche anno prima del 1460. Ciò si può dedurre, come [...] Museum; altro esemplare a Berlino, K. Friedrich Museum (E. Maclagan); Putto, terracotta, ubicazione ignota (A. Venturi); Cibele, Firenze, Museo nazionale del Bargello (U. Rossi); Marco Aurelio a cavallo, Vienna, Kunsthistorisches Museum (J. Schlosser ...
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Vedi MILANO dell'anno: 1963 - 1995
MILANO (Mediolanum, Mediolanium)
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
Sorta in zona abitata nella media e tarda Età del Bronzo in area [...] - datata dai più in epoca antoniniana - è decorata a rilievo sul fondo interno con divinità cosmiche del ciclo di Cibele e Attis. La presenza della patera nella necropoli testimonia che ivi risiedeva una confraternita di fedeli di qualche culto ...
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FRANCUCCI, Innocenzo (Innocenzo da Imola)
Claudia Pedrini
Figlio dell'orafo Pietro, nacque a Imola intorno al 1490. La data di nascita, variamente collocata dai biografi tra il 1489 e il 1494, si deduce [...] a Bologna commissionato dal cardinale legato Bonifacio Ferrero.
I cinque affreschi bolognesi, che raffigurano Diana ed Endimione, Apollo, Cibele e Marsia e il Mito di Atteone, costituiscono un unicum nella produzione dell'artista. La loro riscoperta ...
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Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (v. vol. v, p. 782 ss.)
M. Floriani Squarciapino
L'attività ad O. negli ultimi anni è stata dedicata soprattutto al restauro sistematico della zona monumentale. [...] di C. Cartilius Poplicola ed una scheda epigrafica di Gaetano Marini, in Arch. Cl., XVIII, 1966, pp. 54-63; G. Guadagno, La Cibele Farnese del Museo Nazionale di Napoli, in Arch. Cl., XVIII, 1966, pp. 72-82; E. Equini, Un frammento inedito dei Fasti ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] minore catalettico che per anaclasi può diventare: ââàâïâàïââàïââç. Il nome deriva dai Galli, sacerdoti della Gran Madre degli dei, Cibele, nel cui culto il v. era usato, e dall’essere considerato di natura giambica. Se ne hanno esempi in Anacreonte ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il primo figlio; ragazza m. (o anche, ma...
taurobolio
taurobòlio s. m. [dal lat. tardo taurobolium, gr. ταυροβόλιον, comp. di ταῦρος «toro» e tema di βάλλω «colpire»]. – Nel mondo greco-romano e orientale, il sacrificio di un toro, proprio del culto della dea Cibele; originario dell’Asia...