FRIGIA
Giuseppe FURLANI
Guillaume DE JERPHANION
. Il nome di Frigia, il quale deriva da quello della nazione dei Φρύγες o Βρίγες, chiamati anche Ascanî, ebbe nei varî periodi della sua storia estensione [...] coi battenti chiusi o anche aperti; essi dànno accesso a un piccolo locale sulla cui parete posteriore si vede scolpita un'immagine di Cibele con ai due lati un leone il quale poggia le zampe sulle spalle della dea e la testa contro il suo capo. In ...
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STRUMENTI MUSICALI
F. Poole
G. Lacerenza
S. Sarti
M. Duchesne Guillermin,C. Lo Muzio
Egitto. - I principali dati per la storia degli s. m. dell'antico Egitto sono forniti dai numerosi esemplari ritrovati, [...] 'èlymos si presta a essere impiegato soprattutto a scopi religiosi, e a Roma conosce un grande favore nel culto di Cibele.
Sono noti almeno due tipi di cornu, uno con canneggio cilindrico con svasatura terminale e di forma circolare (cornu conservato ...
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GIGANTI (Γίγαντες, Gigantes)
F. Vian
1. In Omero (Od., vii, 58-6o, 206; x, 120) i G. sono esseri selvaggi, simili ai Ciclopi e ai Lestrigoni, che periscono vittime dell'insolenza del loro re Eurimedonte; [...] 443 ed E 469; Ferrara T. 313. Sul fregio del Tesoro dei Sifnî combatte contro il G. Cantaro vicino al carro di Cibele tirato da leoni. Nel V sec., sotto l'influenza del dramma satirico, appare una scorta spesso burlesca di satiri (Orvieto, inv. 1044 ...
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CIMADORO (Cimador), Giovanni Battista
Cesare Orselli
Nacque a Venezia nel 1761 (improbabile la fonte tedesca citata dal Barblan che lo dice "conte"); non si hanno notizie sugli studi da lui compiuti. [...] si hanno sulla sua vita riguardano la sua attività di compositore: per il teatro il C. scrisse le favole musicali Ati e Cibele (libretto di A. Pepoli), rappresentata a Venezia, all'Accademia de' Rinnovati, nel 1785, e ripresa al King's Theatre, di ...
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VIENNE (Colonia Iulia Vienna Allobrogum)
P. Wuilleumier
Cittadina della Francia meridionale, già metropoli degli Allobrogi. Arricchita da un vasto e fertile territorio, V. divenne sotto l'Impero una [...] nella parte posteriore, misura 23,85 m di lunghezza, 14,25 m di larghezza e 17,30 m d'altezza. Al culto di Cibele sembra rispondere un teatro per misteri, compreso tra alte mura e grandi blocchi di pietra. Un altro teatro, appoggiato al colle, è il ...
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(o transessualità) Termine con il quale si indica la non coincidenza tra appartenenza sessuale biologicamente determinata e identità di genere soggettivamente percepita; con tale definizione si intende [...] tutta la storia dell’umanità, con riferimento prevalente ai riti di iniziazione e/o morte e rinascita, come nel culto di Cibele e di suo figlio Attis, il cui punto centrale era l’evirazione; fenomeni che possono essere parzialmente ricondotti al t ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] , di intonazione comica, grottesca e con oscenità.
Forme mimico-popolaresche si ebbero in Roma con il culto della Magna Mater (Cibele) nelle feste Megalesie. Il m. si sostituì all’atellana in decadenza; gli attori, di cui si ha notizia dai tempi ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] il tempio della Dea Madre, il cui culto risale forse a età anteriore a quella neolitica ed è dedicato ad Attis, a Cibele e a Men; importanti sono anche i tumuli Beştepeler, l'area della necropoli di Hacettepe, gli ortostati a rilievo e altri piccoli ...
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Vedi LIONE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LIONE (v. vol. iv, p. 647)
A. Audin
Le ricerche eseguite dopo il 1959 hanno permesso di stabilire la cronologia dei principali edifici di Lugdunum.
Il più antico, [...] à Lyon, in Gallia, XX, I, 1962, pp. 103-116; XXI, I, 1963, pp. 125-154; XXII, 1964, I, pp. 37-61. Santuario di Cibele: A. Audin, Le sanctuaire lyonnais de Cybèle, in Bulletin des Musées et Monuments lyonnais, 1965, 4, pp. 299-308. Odèon: A. Audin, L ...
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MEN (Μήν; è attestata anche la forma Μείς che rappresenta l'originario nominativo, e la forma da questa derivata Μίς; su monete di Antiochia di Pisidia appare la forma latinizzata Mensis)
L. Guerrini
Dio [...] di misteri di Men. In ambiente occidentale, invece, il culto del dio lunare fu !,en presto assorbito da quello di Cibele e Attis coi quali spesso M. fu identificato. Importante è anche la sua posizione nel complesso culto di Mitra (v.).
Resti ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il primo figlio; ragazza m. (o anche, ma...
taurobolio
taurobòlio s. m. [dal lat. tardo taurobolium, gr. ταυροβόλιον, comp. di ταῦρος «toro» e tema di βάλλω «colpire»]. – Nel mondo greco-romano e orientale, il sacrificio di un toro, proprio del culto della dea Cibele; originario dell’Asia...