. I primi, per quanto noi sappiamo, ad essere chiamati in latino fanatici, furono i sacerdoti di Bellona (Corp. Inscr. Lat., VI, 490, 2232, 2234, 2235), i quali in certi giorni dell'anno uscivano vestiti [...] carni e finalmente caduti in delirio predicevano il futuro agli astanti. Il medesimo titolo fu poi attribuito non solo ai Galli di Cibele (Giovenale, II, 112), anche più noti per il loro infuriare contro sé stessi, ma anche ai sacerdoti di Iside e di ...
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Comune della prov. di Milano (14,2 km2 con 25.530 ab. nel 2008). Il centro è situato fra il Canale Villoresi e il fiume Olona, sulla via del Sempione, a 184 m s.l.m. Vivace centro industriale, vanta una [...] vasta necropoli romana, che si estendeva al di sotto dell’abitato moderno, si rinvenne casualmente nel 1907 una grande patera d’argento, detta patera di P., decorata a rilievo con il trionfo di Cibele e Attis; databile sullo scorcio del 4° sec. d.C. ...
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HIPPOMENES (῾Ιππομένης)
G. Scichilone
Figlio di Megareus e Merope secondo alcune tradizioni, figlio di Ares secondo altre, è il vincitore della mitica gara di corsa con la eroina beota Atalante, figlia [...] battuta, sposando quindi il vincitore. Per avere dopo ciò profanato insieme, nel corso di una caccia, un luogo sacro a Cibele, essi finiranno trasformati in leoni.
A parte il testo ovidiano, che ci dà la versione forse più completa del mito, molte ...
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(gr. Συρία ϑεά; lat. Dea Syria) Nome dato dai Greci e dai Romani ad Atargatis, la grande divinità femminile semitica originaria della Siria, il cui centro principale di venerazione era Bambice (Ierapoli). [...] , a Roma e nell’Occidente romano già alla fine del 2° sec. a.C., fu identificata con Afrodite e soprattutto con Cibele, ma conservò sempre la sua origine siriaca. Inizialmente è raffigurata come dea della fecondità: nuda fino alla cintola, con lunghe ...
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1. Figlia di Eretteo ateniese, sposa di Xuthos e madre di Ione, eponimo degli Ioni, che più tardi fu fatto nascere invece da Creusa e da Apollo, mentre da Xuthos essa avrebbe avuto poi Doro e Acheo. Si [...] , accortosene, ritornò sui suoi passi per rintracciarla, l'ombra di Creusa gli apparve, gli annunciò d'essere stata salvata da Cibele e gli predisse che nel Lazio egli avrebbe fondato un nuovo regno e trovata una nuova consorte (Virgilio, Aen., II ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] , compare una statua di Venere Genitrice; la dea, infatti, in quanto protettrice dei Troiani era associata al culto della frigia Cibele. Questa connessione era ben vista a Roma dove Venere, madre di Enea, era l'antenata di tutta la gens Giulia e ...
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Divinità della Grecia antica, strettamente unita, nel culto e nel mito, alla figlia, Kore o Persefone; sicché ordinariamente l'una e l'altra venivano designate insieme con appellativi comuni, come "le [...] in tale suo aspetto fondamentale, ella non va confusa con le altre due "dee madri" della religione greca: con Cibele, cioè, e con Rea. Queste, infatti, appartennero verosimilmente, prima che ai Greci, alle popolazioni preelleniche, anatoliche ed egee ...
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Nella religione, la v. ecclesiastica, come distintivo permanente e non soltanto liturgico della professione sacerdotale, si trova nelle religioni cosiddette primitive e in quelle misteriche, non in quelle [...] sempre in maniera speciale: v. bianca di lino per gli orfici; v. color foglia secca ed encolpi per i sacerdoti di Cibele ecc.
Il cristianesimo non ha avuto da principio una v. civile speciale per i suoi ministri. Fu il monachesimo benedettino che ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] impazzì, fu cresciuto dalle ninfe del Monte Nisa. Avendo viaggiato in Egitto e Siria, giunse in Frigia presso la dea Cibele, dalla quale apprese quelle danze che divennero parte integrante dei suoi riti, gli orgia. Dopo avere diffuso la conoscenza ...
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ROMA
Filippo Coarelli
Vieri Quilici
Archeologia (XXIX, p. 593; App. II, 11, p. 735). - Ferme da tempo, nel centro urbano, le grandi imprese di scavo (responsabili, nei decenni precedenti alla seconda [...] già scavate, per lo più destinati a chiarire le fasi arcaiche di edifici già noti (S. Omobono, Tempio di Cibele, Regia, Basilica Giulia, Comizio). Uno dei pochi scavi estensivi programmati è quello realizzato da G. Carettoni nella zona circostante ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il primo figlio; ragazza m. (o anche, ma...
taurobolio
taurobòlio s. m. [dal lat. tardo taurobolium, gr. ταυροβόλιον, comp. di ταῦρος «toro» e tema di βάλλω «colpire»]. – Nel mondo greco-romano e orientale, il sacrificio di un toro, proprio del culto della dea Cibele; originario dell’Asia...