Nome dato dai Greci e dai Romani alla divinità semitica Atargatis, adorata, col suo sposo Hadad, nella città di Bambice (o Ierapoli) sull'Eufrate, e nella maggior parte della Siria.
Il santuario della [...] fu riguardata come una divinità feconda, creatrice di tutte le cose (omnipotens et omniparens, in Apuleio) e identificata perciò con Rea Cibele (v.), e con la Magna Mater, o anche con la dea fenicia Astarte (v.). Luciano e Apuleio ci hanno lasciato ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] si trovava un particolare gruppo di m., le Thyadi. Erano caratteristici inoltre gli invasati addetti al culto della Madre degli Dèi, Cibele. Al suo seguito, che fin dal V sec. a. C. si poteva unire al thìasos dionisiaco, erano vere e proprie menadi ...
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AI KHĀNUM (v. s 1970, p. 21)
P. Bernard
Una delle conseguenze della conquista di Alessandro in Oriente fu la formazione in Asia centrale di un potente stato coloniale greco che, al suo apogeo, verso [...] e tradizioni orientali sono rari: un esempio è dato da una lamina in argento dorato che rappresenta la dea della natura Cibele che avanza su un carro trainato da leoni e guidato da una Vittoria alata, mentre un sacerdote (Gallo), che cammina dietro ...
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Vedi TELESFORO dell'anno: 1966 - 1997
TELESFORO (v. vol. vii, p. 674)
D. Colli
Recenti scoperte hanno permesso di ricostruire con maggiore completezza lo sviluppo storico del culto di T., che viene importato [...] di Igea, che seduta di profilo su un trono è intenta a nutrire un serpente dinanzi a lei; la dea è assimilabile a Cibele per un canestro portato in testa che ricorda da vicino la corona muralis e la posizione su un trono per lei non usuale. Infine ...
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CECILIANUS (Ceciliānus)
L. Guerrini
Mosaicista romano, probabilmente nativo della Spagna dove svolge la sua attività nel III-IV sec. d. C. circa. La sua firma C. ficet (sic) appare su un mosaico scoperto [...] la rappresentazione della corsa di quadrighe che girano intorno alla spina come stretta base che sostiene un obelisco, un simulacro di Cibele che cavalca un leone e una statua di Marte. Il nome C. è alquanto comune nella regione di Tarragona; appare ...
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PARABIAGO
Red.
Località in provincia di Milano, sulla destra dell'Olona, nota soprattutto per il rinvenimento, avvenuto nel 1907, di una patera figurata d'argento. Si tratta di una patera su piede, [...] si dispone su tre registri: al centro la Gran Madre Cibele con Attis, sul carro trionfale tirato da quattro leoni e con una complessa sintesi concettuale, è qui rappresentata la ierogamia di Cibele e Attis, cui assiste l'intero universo (cfr. vol. i ...
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PRILEP
G. Novak
Città della Jugoslavia, nella Macedonia; non possiamo stabilire con certezza come si chiamasse la città che esisteva all'epoca romana a P. o nelle vicinanze; alcuni pensano che potrebbe [...] con interessanti tombe. Giudicando dalle statue, dalle are e dai rilievi, in questa regione si venerava Zeus, Artemide, Cibele, Venere, Bacco, Priapo ed il "cavaliere tracio". Tutti i numerosi monumenti, tranne uno, sono scritti in lingua greca ...
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PALINGENESI (dal gr. παλιγγενεσία "rinascita")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
Nicola TURCHI
Questo vocabolo ha subito nello svolgersi del pensiero religioso-filosofico dei Greci [...] ) certi riti mitriaci; "rinato in eterno" (in aeternum renatus) si dichiara nelle iscrizioni chi ha ricevuto il taurobolio di Cibele.
Ma sia per gli orfici sia per i pitagorici questa visione del destino individuale venne a inquadrarsi in una visione ...
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ARRAS
A. Jacques
Città della Francia settentrionale, sul sito dell'antica Nematocenna o Nematacum. Capitale dello stato degli Atrebati, arrivò a estendersi per 35 ha. La presenza nella zona di miniere [...] sottolineare che, al contrario di quanto avviene nella valle del Rodano e lungo il limes (dove il culto di Cibele e di Attis era particolarmente diffuso), non si hanno finora molte testimonianze, nella Francia settentrionale, di edifici dedicati alle ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] Velabro saliva al Palatium. Il terzo tempio dedicato alla Mater Magna, Cibele, fu eretto subito dopo il 204 a. C. e restaurato di Germanico, fra il palazzo dei Flavi e il tempio di Cibele. È una piccola casa, adorna di pitture eleganti; si compone ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il primo figlio; ragazza m. (o anche, ma...
taurobolio
taurobòlio s. m. [dal lat. tardo taurobolium, gr. ταυροβόλιον, comp. di ταῦρος «toro» e tema di βάλλω «colpire»]. – Nel mondo greco-romano e orientale, il sacrificio di un toro, proprio del culto della dea Cibele; originario dell’Asia...