FRUTTO (lat. fructus; fr. fruit; sp. fruto; ted. Frucht; ingl. fruit)
Carlo Avetta
Nel linguaggio comune si chiama frutto in senso lato il complesso delle parti del fiore che persistono dopo avvenuta [...] a loro volta non sono veri frutti, bensì infruttescenze provenienti da molti fiori riuniti in un'infiorescenza il cui asse, diventato concavo per invaginazione in conseguenza del suomodo più cavità contenenti ciascuna un seme sempre a buccia dura. ...
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POLIGONO (gr. πολύγωνον; ted. anche Vieleck)
1. Termine geometrico. Indicato con n un qualsiasi intero assoluto maggiore di 2, si prendano nel piano n punti A, B, C, ..., H, K, tali che non ve ne siano [...] il poligono si vuole definire in modo più soddisfacente dal punto di vista BCD, ..., HKA, KAB, comuni ciascunoa due consecutivi fra gli n semipiani . - Se un cerchio è di area 1, il quadrato del suo raggio è 1/π. Perciò, indicati con rn e an il ...
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PROSTATA (dal gr. προστάτης)
Primo DORELLO
Nicola PENDE
Ermanno MINGAZZINI
La prostata è un organo ghiandolomuscolare, che circonda la parte iniziale dell'uretra maschile, uretra prostatica: è situata [...] 10-12 mm.; se è più sviluppato col suo fondo può affiorare nella superficie del lobo medio. dei suoi costituenti: tuttavia per il modo col quale si sviluppa e per e poi un quinto destinati a dare origine ciascunoa un lobo prostatico: questi ...
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. La professione di avvocato, per quanto associata nella legge e, in parecchie regioni, anche nella pratica con quella di procuratore, ha tuttavia, rispetto ad essa, distinte origini, diversa storia e [...] conservazione del decoro dell'ordine e di ciascuno dei suoi componenti, di procedere in via assai nitida, ma perde presto il suo carattere, quando, sotto Claudio, , ma dalla legge, in modo che l'avvocato erariale, a differenza dell'avvocato regio, non ...
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L'anno della nascita, secondo che portano manoscritti del Brutus di Cicerone, corrisponde all'85 a. C. Altri scrittori ci parlano di una data più recente, l'82 o il 78; ma non esistono serie ragioni per [...] congiurati. Anche Bruto aveva vibrato il suo: nel tumulto anzi riportò una ferita tutti e due l'Italia. Era stato assegnato aciascuno di loro, e su proposta di Antonio in realtà la trovava mancante di passione. A ogni modo, Quintiliano (X, 1, 123) e ...
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È caratteristica delle scritture di rappresentazione o sistematiche, o di esame, la distribuzione in classi o gruppi che si chiamano conti. Si dicono mastri, partitarî, saldaconti, svolgimenti, ecc., i [...] e beneficenza, i sodalizî, ecc. Ciascun oggetto delle scritture può considerarsi distinto cui è formato (A, suo conto quota sociale, B, suo conto quota sociale, ecc si ha, in tal modo, una forma mista sinottico-descrittiva.
A questa forma si possono ...
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È uno strumento costituito essenzialmente di due aste di eguale lunghezza collegate fra di loro a cerniera, capaci dì assumere quindi un'iuclinazione relativa qualsiasi (v. fig.: n. 5); dev'essere possibile [...] (Pavia 1797) e il geometra danese G. Mohr nel suo Euclides danicus (Amsterdam 1672). Nel 1890 lo ritrovava F. qualsiasi della fenditura, in modo da ottenere, per così dire, due compassi opposti al vertice (ciascunoa gambe uguali, ma generalmente ...
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(XII, p. 771)
In senso generale, la d. si configura tuttora come l'arte di insegnare. Essa indica soprattutto l'attività di esporre in maniera facilitata, con procedure adatte ai destinatari, giovani o [...] l'uomo può essere suddiviso in compartimenti a questo modo, e allora i due termini cominciano a scambiarsi i contenuti: occhio non vede, nel suo opposto), la contrapposizione è finalmente superata. I due termini sono due solo perché ciascuno è in ...
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SILLOGISTICA
Guido Calogero
Termine filosofico, designante la teoria della natura e delle forme del sillogismo. Secondo la nota definizione aristotelica, quest'ultimo è un "ragionamento nel quale, poste [...] modo: e perciò egli elabora minutamente una teoria della conversione (v.) delle premesse, cioè delle leggi secondo le quali è lecito, con opportune trasformazioni, sostituire aciascuna in funzione dell'unitario suo principio costitutivo, merita ...
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Alla metà degli anni Ottanta ha preso avvio in Europa e negli Stati Uniti un nuovo progetto disciplinare, definito in modo generico come Animal studies, che si è posto come obiettivo di ricerca l’interazione [...] il suo stato ontologico.
In particolare la zooantropologia pone in evidenza due entità/eventi che trasformano il modo di a un ‘contributo di cambiamento’ che la relazione mette a disposizione dei dialoganti, in misura differente in ciascunoa ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...