Gas, (CN)2, incolore, molto velenoso, dall’odore di mandorle amare, detto anche dicianogeno; brucia con fiamma caratteristica color porpora ed è facile a liquefarsi e a solidificarsi. Si forma scaldando [...] . Il c. è prodotto di partenza per la sintesi di diverse sostanze organiche (insetticidi ecc.). Gli alogenuri del radicale cianogeno (cloruro ClCN, bromuro BrCN ecc.) sono composti cristallini, volatili, e si possono considerare derivati dall’acido ...
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Chimico (Gottinga 1788 - Heidelberg 1853), prof. di chimica e di medicina a Heidelberg; è noto per importanti ricerche sui complessi del ferro e del cianogeno e sull'acido gallico. Compì importanti lavori [...] sulla dinamica della digestione, individuando numerosi componenti della bile. Notevole il suo contributo alla razionalizzazione delle conoscenze chimiche nella prima metà dell'Ottocento, anche se recepì ...
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WILLIAMSON, Alexander William
Alfredo Quartaroli
Chimico inglese, nato a Wandsworth (Londra) il 1° maggio 1824, morto a Hindhead il 6 maggio 1904. Nel 1840 s'iscrisse all'università di Heidelberg per [...] ricerche sull'azione del cloro sugli ossidi, sulle proprietà dell'ozono e sui composti complessi del ferro col cianogeno. Nel 1850 fu nominato professore di chimica all'University College di Londra.
Sono particolarmente notevoli i suoi lavori ...
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In chimica organica, composto di formula generale RCN, dove R è un gruppo alchilico o arilico.
I n. sono denominati facendoli derivare o dall’acido cianidrico (per es., cianuro di etile, CH3CH2CN) o dagli [...] (alcheni, aldeidi e chetoni: i n. formati con questi ultimi sono detti cianidrine), per reazione del cianogeno o del cloruro di cianogeno sul reattivo di Grignard ecc. Sono sostanze liquide o solide e costituiscono importanti intermedi della chimica ...
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PELLIZZARI, Guido
Marco Fontani
PELLIZZARI, Guido. – Nacque a Firenze il 30 ottobre 1858 da Giorgio e da Adelaide Marzichi Lenzi.
I Pellizzari erano una delle più distinte famiglie toscane che già aveva [...] 1909, vol. 39, pp. 520-540; Triazolo e i suoi derivati, ibid., 1911, vol. 41, pp. 20-42; Azione del bromuro di cianogeno sulla fenilidrazina, ibid., pp. 54-59; Sulla triammino-guanidina, ibid., 1914, vol. 44, pp. 78-85 (con G. Gaiter).
Fonti e Bibl ...
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Chimico (Glasgow 1805 - Londra 1869); allievo di T. Thomson, docente di chimica a Glasgow e quindi a Londra (1837-55); membro della Royal Society dal 1836. Effettuò notevoli ricerche sui fenomeni diffusionali [...] acidi e i sali fosforici; studiò la natura della combinazione dell'acqua di cristallizzazione nei sali; inoltre, proseguendo gli studî sul cianogeno intrapresi da L. Gmelin, scoprì il radicale cianurico. Al suo nome si lega la legge di G. (o legge di ...
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Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] triptici possono essere disposti nell'ordine T-1-T-2-T-3, perché il frammento CN-2 ottenuto dal trattamento con bromuro di cianogeno si sovrappone al punto di separazione tra T-2 e T-3; nello stesso modo il frammento CN-1 si sovrappone alla regione ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] trasparenti, velenosi, che divengono scuri alla luce e si sciolgono in acqua e alcol. Si usa per preparare il cianogeno (➔ cianogeno, composto) e in fotografia. Il cloruro mercurico, detto anche sublimato corrosivo o bicloruro di m., ha formula HgCl2 ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] lettera N designa una classe spettrale di stelle, di bassa temperatura (2000-3000 K), caratterizzate dalle molecole del carbonio e del cianogeno (onde anche il nome di stelle al carbonio che condividono con la vicina classe R). Sono tutte giganti e ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] indica una classe spettrale di stelle, di bassa temperatura (2000-3000 K), caratterizzate dalle righe spettrali del carbonio e del cianogeno, per cui prendono anche il nome di stelle al carbonio, che condividono con quelle della vicina classe N; sono ...
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cianogeno1
cianògeno1 agg. [comp. di ciano(si) e -geno]. – Nel linguaggio medico, di manifestazioni morbose caratterizzate da cianosi: cardiopatie cianogene.
cianogeno2
cianògeno2 s. m. [dal fr. cyanogène (coniato dal chimico J.-L. Gay-Lussac nel 1815), comp. di cyano- «ciano-1», perché entra nella composizione del blu di Prussia, e -gène «-geno»]. – In chimica: 1. Nome del radicale (o gruppo)...