rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...]
Ecco qualcuno fra i personaggi della Commedia dai nomi o dai soprannomi che possono irradiare r. difficile: Voi cittadini mi chiamaste Ciacco, If VI 52 (: sacco: fiacco), tenendo ben conto che tale r., in tutta l'opera di D., ritorna soltanto nel c ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] documentazione di ‛ sì... che ', con ‛ sì ' unito a un verbo: Vn XIX 10 40, XXII 3, Rime CXI 11, Cv IV XXV 9; If VI 59 Ciacco, il tuo affanno / mi pesa sì, ch'a lagrimar mi 'nvita; Pg XX 75; a un aggettivo: Vn XXVI 7 10 Mostrasi sì piacente a chi la ...
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ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). Che da ciacco in questo sign. venga...
ciacche
(o ciàcch 〈čak〉). – Voce imitativa dello sciacquio del mare, o del suono che si produce schiacciando qualche cosa o battendo su qualche cosa di molle.