fiaccare
Lucia Onder
Nel senso di " indebolire ", " consumare ", con costrutto transitivo, in If XII 15 [il Minotauro] quando vide noi, sé stesso morse, / sì come quei cui l'ira dentro fiacca: così [...] cui il verbo potrebbe valere in questo caso " macérer, detremper ", e quindi D. alluderebbe al tormento fisico di Ciacco, macerato dalla greve pioggia.
Nel senso di " rompere ", " spezzare " che, secondo le chiose degli antichi, dovette essere il ...
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invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] Pd VI 127-142), vittima di coloro che si fecero danno del ben fare altrui; inoltre è elemento che caratterizza, nelle parole di Ciacco, il costume di Firenze, la città... piena / d'invidia sì che già trabocca il sacco (If VI 50), dove tre faville, la ...
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invidioso
Fernando Salsano
Nella definizione che D. dà per bocca di Virgilio nel discorso sull'amore come radice del buono e del cattivo operare (Pg XVII 91-139), i. è colui che podere, grazia, onore [...] altra condizione. Si veda anche la definizione dei Fiorentini (gent'è avara, invidiosa e superba, XV 68), che riecheggia le parole di Ciacco: superbia, invidia e avarizia sono / le tre faville c'hanno i cuori accesi (VI 74-75).
I. nel senso di ...
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invitare
Vincenzo Valente
Nel senso proprio solo in Rime XCI 87 Se cavalier t'invita... / imprima che nel suo piacer ti metta, / espia... de la sua setta, in un contesto metaforico: D. si rivolge alla [...]
Un po' diversi i casi di Pd XIII 36 a batter l'altra [paglia: fuor di metafora, " a chiarirti l'altra verità "] dolce amor m'invita, " mi spinge ", " m'induce ", e If VI 59 Ciacco, il tuo affanno... / a lagrimar mi 'nvita, " mi dispone al pianto ". ...
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gola
Lucia Onder
Vittorio Russo
In senso proprio, per la parte anteriore del collo, in If XII 116 una gente che 'nfino a la gola / pareo che di quel bulicame uscisse; XXVIII 64 forata avea la gola [...] A. Vallone, in La critica dantesca nel Settecento e altri saggi danteschi, ibid. 1961, 90-103; A. Pézard, Le chant VI de l'Enfer: Ciacco et Florence, in " Bull. Société d'Etudes Dant. du C.U.M. " XII (1963) 7-34; ID., Ce qui gronde en l'éternel (Inf ...
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Fifanti, Oderigo (Oddarrigo)
Arnaldo D'addario
Figlio di Fante F., è il personaggio più noto di quella famiglia fiorentina; colui al quale i cronisti (Malispini, capp, XCIX, CVIII; Marchionne, rubr. [...] . L'Anonimo fiorentino lo dice, invece, della famiglia Giandonati. Tuttavia, quantunque, secondo la risposta di Ciacco, egli si trovasse col Tegghiaio, con Farinata, con Iacopo Rusticucci e con Mosca Lamberti, in cerchi infernali ove venivano punite ...
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onomatopeia
Francesco Tateo
. Consiste nella formazione di una parola o di una frase che, nel rappresentare un oggetto o un'azione, ne evocano il suono.
Quintiliano faceva risalire tale operazione all'origine [...] . Secondo una discutibile interpretazione, in If VI 52-53 D. chiarirebbe il significato del nome Ciacco (Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: / per la dannosa colpa de la gola) alludendo appunto all'origine onomatopeica del soprannome designante ...
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simile
Lucia Onder
Con il valore di " somigliante ", a indicare persone che hanno le stesse caratteristiche: nelle parole di biasimo di Beatrice agli uomini che la cieca cupidigia... / simili fatti... [...] che l'arnie fanno rombo; Pg XI 27, Pd IX 54, Rime dubbie XXIV 14. La ripetizione dà all'aggettivo notevole forza: nelle parole di Ciacco, in If VI 56 e 57 E io anima trista non son sola, / ché tutte queste a simil pena stanno / per simil colpa, dove ...
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lagrimare (lacrimare)
Bruno Basile
Ricorre nella Vita Nuova, nella Commedia (mai nel Paradiso), una volta nelle Rime e una nel Fiore, sempre nel senso di " piangere ", " manifestare con lagrime un dolore [...] ne lagrimai (III 24) o compartecipe della loro sorte: Francesca, i tuoi martìri / a lagrimar mi fanno tristo e pio (V 117); Ciacco, il tuo affanno / ... a lagrimar mi 'nvita (VI 59). Altrove, invece, il verbo delinea il volto di Beatrice mossa dal ...
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figgere [il partic. pass. fisso (v.) è adoperato sempre come aggettivo]
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 14 volte, solo nella Commedia; uniche forme usate sono il pass. rem. fissi (4 volte) e [...] contro l'altro ed antico, ma esprime la misura dello stupore, dell'ammirazione e lo sbramarsi di un'attesa preannunciata già nel colloquio con Ciacco ". Lo stesso senso in Pd I 66 io in lei [Beatrice] / le luci fissi; e così pure in Pg XIX 30, Pd 1 ...
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ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). Che da ciacco in questo sign. venga...
ciacche
(o ciàcch 〈čak〉). – Voce imitativa dello sciacquio del mare, o del suono che si produce schiacciando qualche cosa o battendo su qualche cosa di molle.