disfare
Antonietta Bufano
Verbo non molto frequente, adoperato però - nelle Rime, nel Convivio e nella Commedia - con notevole varietà di costrutti. Si trova anche al participio, attributivo o predicativo.
È [...] V 134), o il tu fosti, prima ch'io disfatto, fatto (If VI 42), " tu nascesti prima che io morissi ", che Ciacco adduce a giustificare la speranza di essere riconosciuto da Dante. Analogamente per la turba degl'ignavi, sì lunga tratta / di gente, da ...
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destare [part. pass. desto]
Nel comune significato di " svegliare ", in senso proprio, il verbo si trova adoperato in If IV 3 mi riscossi / come persona ch'è per forza desta, e XXIII 38; figurato, nel [...] Più non si desta / di qua dal suon de l'angelica tromba, dove il verbo viene a significare, per estensione, " si alza ": Ciacco, come gli altri golosi, ‛ giacea ' per terra, ma si era ‛ levato a sedere ' al passaggio di D.; ora, finito il colloquio ...
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Barduccio
. Fiorentino, morto nel 1331; sulla base di una notizia fornita da G. Villani (Cron. X 178 " L'anno 1331 morirono in Firenze due buoni e giusti uomini e di santa vita e conversazione e di grandi [...] "). Il Vellutello ha inteso identificare nei due personaggi i Giusti son due, e non vi sono intesi, di If VI 73; per la complessa questione vedi GIUSTO; v. anche CIACCO.
Bibl. - F. Mazzoni, Il canto VI dell'Inferno, in Nuove lett. I 169 n. 3. ...
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bieco
È sempre in rima, e al plurale presenta la forma biece (If XXV 31, Pd VI 136) e bieci (Pd V 65), accanto a biechi (If VI 91): per queste forme di plurale, cfr. Parodi, in " Bull. " III (1895-96) [...] la parola in senso non materiale; ma non si vede perché alla fine di un colloquio cordiale e pacato l'espressione di Ciacco dovesse cambiare, sia che egli guardasse D. " di traverso, volendosi chinare e tornare a diacere " (Buti), sia che ciò fosse a ...
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Fisica
Fenomeno ottico che si rileva tra due superfici contigue con luminanze diverse; non si ha c. solo quando le luminanze sono uguali. Per estensione, in ogni tipo di rappresentazione visiva il termine [...] sono quelli di Rambaldo di Vaqueiras (in provenzale e genovese), di Cielo d’Alcamo (tra una donna e un corteggiatore), di Ciacco dell’Anguillaia ecc. Il c. su tema amoroso può assumere anche la forma di una successione di sonetti, nella quale però ...
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offensione
Latinismo, esclusivo della Commedia. È in particolare l'offesa fatta a Dio (Pg XVII 82 quale offensione / si purga qui nel giro dove semo?), cioè il " peccato ", la " colpa ", significato [...] / non temer tu: " A senso: come che mi trattino, checché accada... " (Mattalia).
Analogamente, il termine allude, nella predizione di Ciacco (la parte selvaggia / caccerà l'altra con molta offensione, If VI 66), non solo alle " offese ", ma anche ai ...
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testo
Luigi Blasucci
Delle numerose occorrenze di questo vocabolo nell'opera di D. (37 volte), la quasi totalità (35) è rinvenibile nel Convivio, dove il t. a cui si fa sistematico riferimento è quello [...] serbolo a chiosar). L'espressione altro testo include, secondo Casini-Barbi, Scartazzini-Vandelli, Porena e Mattalia, le due profezie di Ciacco e di Farinata; secondo il Sapegno (seguito dal Chimenz) solo la seconda: " I più intendono anche quella di ...
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arra
Federigo Tollemache
. Ricorre una volta in ciascuna delle tre cantiche della Commedia, mai altrove. In senso letterale in Pg XXVIII 93 Lo sommo Ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uom buono e [...] dove D. adopera il termine per indicare la predizione di Brunetto Latini sul suo futuro, e la confronta con quelle già fattegli da Ciacco e da Farinata; non bene l'intese il Buti come " il patto tra gli uomini e la fortuna " (v. Pagliaro, Ulisse 181 ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] 'l Tegghiaio, che fuor sì degni, / lacopo Rusticucci, Arrigo e 'l Mosca / e li altri ch'a ben far puoser li 'ngegni. E Ciacco gli fa sapere che sono tra l'anime più nere e che ‛ diversa colpa ' giù li grava al fondo dell'Inferno.
È lecito certamente ...
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prescienza
Fernando Salsano
Il termine designa la conoscenza che si ha degli eventi futuri, prima che essi accadano. Occorre una sola volta, in Cv III XII 9 tanta fu l'afezione a producere la creatura [...] che il poeta chiami a un qualsiasi rapporto con il futuro o il presente del mondo dei vivi o dello stesso Inferno (p. es. in Ciacco, If VI 64-72; Farinata, X 79-81; Brunetto, XV 61-72). Ma D. trova anche il modo di enunciarla, a complemento della sua ...
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ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). Che da ciacco in questo sign. venga...
ciacche
(o ciàcch 〈čak〉). – Voce imitativa dello sciacquio del mare, o del suono che si produce schiacciando qualche cosa o battendo su qualche cosa di molle.