Uomo politico albanese (Argirocastro 1908 - Tirana 1985). Dopo aver intrapreso gli studî universitarî in Francia, dove militò in gruppi di opposizione al regime di Zogu, nel 1936 rientrò in patria e prese [...] sovietico-iugoslavo, H. impresse al proprio paese una nuova svolta in senso filo-cinese, ripudiando la destalinizzazione promossa da Chruščëv. Quando, sul finire degli anni Settanta, la Rep. Pop. di Cina stabilì i suoi primi rapporti con gli USA ...
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Pseudonimo dell'uomo di stato sovietico V. M. Skrjabin (Kukarka, gov. di Vjatka, 1890 - Mosca 1986). Bolscevico dal 1906, più volte arrestato e confinato, dopo la rivoluzione d'ottobre ricoprì varie cariche [...] statale (1956-57). Membro del Presidium del comitato centrale (1952-57), M. si schierò contro la politica di Chruščëv e, perduta la sua battaglia politica, nell'agosto 1957 venne inviato quale ambasciatore in Mongolia e successivamente a Vienna come ...
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Storico (n. Tbilisi 1925). Laureatosi in filosofia all'univ. di Mosca, ha lavorato dal 1960 al 1970 presso l'Accademia delle scienze pedagogiche. Figlio di un bolscevico scomparso nelle purghe staliniane, [...] d'ottobre era ineluttabile? (1976); La democrazia socialista (1977); Gli ultimi anni di Bucharin (1979); Ascesa e caduta di Nikita Chruščev (1982); Tutti gli uomini di Stalin (1984); L'Urss che cambia (in collab. con G. Chiesa, 1987); La rivoluzione ...
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revisionismo
In politica internazionale, atteggiamento di forte critica o di totale rifiuto dell’assetto politico-territoriale stabilito dai trattati e l’aspirazione a mutarlo. Si è parlato, in partic., [...] che scoppiò tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta del Novecento, di r. vennero tacciati lo stesso N. Chruščëv e la linea affermata da quest’ultimo al 20° Congresso del PCUS. ● In storiografia, r. è la tendenza a modificare ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] , nel 1963, del romanzo di Solženicyn Una giornata di Ivan Denisovič, pubblicato in URSS con l’approvazione di N. Chruščëv, rappresentò un momento fondamentale del d. sovietico, che negli anni successivi si espresse in vari modi, dalle manifestazioni ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] di Brežnev assommati formano la norma empirica della storia sovietica, mentre gli otto anni di NEP e le iniziative di Chruščëv ne costituiscono appunto un'aberrazione" (v. Malia, 1994, p. 148). L'economia sovietica era un elemento costitutivo dello ...
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Pseudonimo dell'uomo politico e capo militare iugoslavo Josip Broz (Kumrovec, Zagabria, 1892 - Lubiana 1980). Dal 1939 segretario generale del Partito comunista iugoslavo, guidò la lotta di liberazione [...] paesi occidentali. La fase di distensione sovietico-iugoslava, aperta dalla morte di Stalin, culminò nell'incontro tra T. e Chruščëv a Belgrado (1955) e nello scioglimento del Kominform (1956), ma dopo l'intervento sovietico in Ungheria T. riassunse ...
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(PCI) Il più grande partito comunista dell'Europa occidentale, fondato nel 1921 e sciolto nel 1991.
Le origini
Partito politico fondato a Livorno nel gennaio 1921 nel corso del 17° congresso del PSI, per [...] , nel 1947, il PCI costituì da allora la maggiore forza politica di opposizione. La denuncia dello stalinismo operata da Chrusčëv nel XX congresso del PCUS e l'invasione sovietica dell'Ungheria (1956) costrinsero il PCI a un'ampia riflessione sulla ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] . Nel 1956, il xx Congresso del PCUS, il rapporto segreto di Chruščëv con la denuncia dei crimini di Stalin, e, più ancora, l dall'involuzione neo-staliniana che fa seguito alla caduta di Chruščëv (1964) e che culmina, nel 1968, nell'invasione della ...
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Armamenti
Bernard Burrows e Tom Goff
di Bernard Burrows e Tom Goff
Armamenti
sommario: 1. Armamenti ed evoluzione della guerra totale. 2. Armamenti e società: effetti politici ed economici. 3. Armamenti [...] 'Unione Sovietica la teoria dell'inevitabilità della guerra fu esplicitamente ripudiata, quando Chruščëv presentò la sua teoria della coesistenza pacifica. Chruščëv annunciò che l'inevitabile trionfo del comunismo ‟non implicava affatto una vittoria ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente dalla sua materiale esistenza nonché...
stalinista
s. m. e f. (pl. m. -i). – Chi nel periodo staliniano ha sostenuto e approvato la politica di Stalin (v. la voce prec.), e soprattutto chi, dopo la morte di Stalin e le critiche alla sua persona, attività e impostazione ideologica...