Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] di Le cinéma: langue ou langage? di ChristianMetz. Il saggio di Metz costituì una svolta perché la riflessione sul scopo di rendere evidente una categoria di fatti (l'esempio citato da Metz è tratto da Une femme mariée, 1964, Una donna sposata, ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] ma non solo, definì la convergenza dei fattori come principio di coespressibilità (1934; trad. it. 1978, p. 246).
ChristianMetz, riprendendo e allargando il problema con pertinenza semiologica, ha sottolineato il modo di integrazione di codici non ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] significante localizzabile" (per usare la ridefinizione di ChristianMetz nel suo Langage et cinéma, 1971, p. del belga A. Michotte van der Berck, ricordati più tardi da Ch. Metz nel suo primo saggio À propos de l'impression de réalité au cinéma ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] dalla filmologia, ed elaborata poi, principalmente, nelle riflessioni di Jean-Louis Baudry, di Raymond Bellour e di ChristianMetz, arrivò a mettere in evidenza la riattivazione, nel rapporto tra schermo e spettatore, di meccanismi inconsci messi in ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] di fondo, di oggettività, capace di restituire l'ambiguità del reale.
Di questo realismo di fondo disse pochi anni dopo ChristianMetz in un saggio (1966) poi confluito nei suoi Essais sur la signification au cinéma (1968): "Le migliori opere del ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] è precario, dal momento che tutte le componenti fanno parte dello stesso processo di illusione o di riproduzione del reale. ChristianMetz, che si era occupato dell'argomento già nel 1968 (Essai sur la signification au cinéma; trad. it. 1975), tende ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] alcune conclusioni che la semiotica moderna avrebbe raggiunto non senza sforzi e ripensamenti (è il caso, per es., di ChristianMetz), dall'altro l'intransigenza sulla "povertà" del cinema precludeva a Tynjanov (ma il rilievo vale per l'intera ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] . Barthes, C. Lévi-Strauss e P. Boulez, volute da Rivette tra il 1963 e il 1964, seguirono i primi due saggi di ChristianMetz, sull'impressione di realtà (nr. 166-167, maggio-giugno 1965) e sul cinema moderno e la narratività (nr. 185, dicembre 1966 ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] sull'enunciazione filmica di impostazione pronominalista che ha dominato il dibattito svoltosi in Italia e in Francia tra ChristianMetz e Francesco Casetti (sulle cui posizioni v. linguaggio del cinema e sguardo).
Anche in seguito a questo dibattito ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] feticismo dello spettatore, analizzato in seguito da ChristianMetz (1977).
Tutte queste riflessioni (il particolare , Le travail du film, in "Communications", 1972, 19.
Ch. Metz, Le signifiant imaginaire: psychanalyse et cinéma, Paris 1977 (trad. it. ...
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