Semiologo e teorico francese del cinema (Béziers 1931 - Parigi 1993). Autore di fondamentali contributi allo studio del linguaggio cinematografico in una prospettiva strutturalista e psicanalitica, ha pubblicato, tra l'altro: Essais sur la signification au cinéma (1968 e 1972; trad. it. Semiologia del cinema, 1972, e La significazione nel cinema, 1975); Langage et cinéma (1971; trad. it. 1977); Le ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] Al contrario, secondo la bella definizione di ChristianMetz, costituiscono la "terza macchina" di cui una data disciplina: è il metodo quindi la vera discriminante. In questo senso Metz smette di pensare che il cinema, se è un campo di segni, lo ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] tecnica del linguaggio e che quell'idea è innegabilmente, presa per sé stessa, arbitraria e bizzarra. Ebbene proprio un autore, ChristianMetz, che aveva collaborato ai "Cahiers du cinéma" ed era legato al pensiero di Bazin (il suo primo saggio sulla ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] filmico. In quest'ambito di ricerche, e in settori paralleli, si sono affermati in campo internazionale ChristianMetz (che riprese e sviluppò precedenti formulazioni di Jean Mitry), Raymond Bellour, Gianfranco Bettetini, David Bordwell, Francesco ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] vicini che esprimono tuttavia modelli semiotici diversi.
ChristianMetz (1971), ancora oggi ritenuto uno dei più Francia, dove Claude Chabrol, Édouard Molinaro, Jean Delannoy, Christian-Jaque, Claude Autant-Lara vennero chiamati a raccontare i ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] (1993, pp. 77-78).
Ma l'elaborazione di una teoria semiologica sull'i. cinematografica è opera soprattutto di ChristianMetz. L'i. in movimento, egli afferma, stabilisce con la realtà una relazione analogica il cui funzionamento implica l'attivazione ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] den Berck e Henri Wallon, poi ripresi, tra gli altri, da Edgar Morin, da Roland Barthes e da ChristianMetz; v. inoltre dispositivo cinematografico).
Questa riflessione spingerebbe a considerare possibili, tra i due linguaggi, solo rapporti per così ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] monaco pittore protagonista del capolavoro Andrej Rublëv, premiato al Festival di Cannes del 1969).
Nell'ambito della semiologia, ChristianMetz (Essais sur la signification au cinéma, 1968; trad. it. Semiologia del cinema, 1972) distingue tra un t ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] Lacan avrebbe più tardi definito stadio dello specchio e che, secondo quanto hanno osservato Baudry (1978) e ChristianMetz (1977), lo spettatore riattiva artificialmente nel rapporto con lo schermo. L'analogia tra il dispositivo cinematografico e ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] le forme della rappresentazione.Una svolta determinante in questo senso sarebbe avvenuta con ChristianMetz che critica l'impressione di realtà prodotta dal film. Per Metz, tale illusione ha due ragioni differenti: la prima è di ordine percettivo ...
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